“Così lontano, così vicino”, il film di culto di Wim Wenders torna al cinema

Il film del 1993, diretto dal regista tedesco, torna dopo 31 anni nelle sale cinematografiche con la sua splendida colonna sonora, con pezzi di Lou Reed e U2. Ecco una clip

“Tempo fa dev’esserci stata l’età d’oro dell’armonia tra il paradiso e la terra: l’alto era in alto, il basso era in basso, l’interno era dentro e l’esterno era fuori. Ma adesso abbiamo i soldi: adesso ogni cosa è sbilanciata… Dicono: il tempo è denaro. Ma si sbagliano di grosso: il tempo è l’assenza del denaro”.

Da dove provengono queste parole? Dal meraviglioso sequel di Il cielo sopra Berlino. Ben 31 anni dopo il suo debutto in sala torna al cinema Così lontano, così vicino di Wim Wenders. Il film, Grand Prix della Giuria al 46esimo Festival di Cannes, è sul grande schermo dal 21 marzo con CG Entertainment, nuovo distributore per l’Italia della prestigiosa Library di Wim Wenders, grazie ai materiali resi disponibili dalla Wim Wenders Stiftung.

Così lontano, così vicino
Così lontano, così vicino

Il cast e la trama di “Così lontano, così vicino”

Così lontano, così vicino è stato girato tre anni dopo la caduta del muro di Berlino e ci riporta proprio in quel periodo. L’angelo Cassiel (Otto Sander) decide finalmente di fare il grande salto: si trasforma in un umano. Con il nome di Karl Engel ritrova l’amico Damiel (Bruno Ganz), ora sposato con Marion (Solveig Dommartin), conosce l’angelo-demone Emit Flesti (Willem Dafoe), e l’affarista Baker (Horst Buchholz). Ad osservare la sua nuova vita c’è Raphaela (Nastassja Kinski).

Scoperti i loschi affari di Baker, Cassiel cercherà di fermarlo con l’aiuto dei suoi amici. Si tratta di un film che attraverso il gioco e la dinamica del thriller mette in scene un’analisi concettuale e filosofica su qualcosa di molto più grande.

Wenders, ancora una volta, rivolge allo spettatore un’opera totale e totalizzante in cui abbraccia arte, vita e morale. Così lontano, così vicino è un film di sentimento. Forse non è il più semplice del regista, ma è ugualmente amabile. È un racconto di grande intelligenza. Un film che riguarda la bontà e che mette in campo una riflessione ancora oggi forte e necessaria.

La colonna sonora scelta da Wenders

Che dire della colonna sonora di Così lontano, così vicino? È meravigliosa! D’altronde sappiamo bene che Wim Wenders è un cultore della musica e che ieri come oggi – anche per Perfect Days è stato così – affida alla track list un ruolo narrativo centrale.

Qui la colonna sonora è composta da Laurent Petitgand, mentre tra i brani ci sono Faraway So Close! di Nick Cave, Stay (Faraway, So Close) degli U2, Tightrope di Laurie Anderson e Slow Tango di Jane Siberry.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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