Nastri d’Argento 2020: Favolacce dei fratelli D’Innocenzo premiato come Miglior Film

I Nastri d’Argento 2020 fanno festa e segnano la ripartenza del cinema italiano. Una cerimonia emozionata ed emozionante a cui hanno preso parte in tanti, dai fratelli D’Innocenzo a Toni Servillo, da Paola Cortellesi a Barbara Alberti

Il cinema italiano riunito sotto le stelle, nella cornice del Maxxi di Roma, per festeggiare la 74esima edizione dei Nastri d’Argento. Una serata insolita rispetto agli altri anni ma costruita con molta attenzione e amore verso tutti i mestieri che fanno, costruiscono, rendono possibile il cinema. Laura Delli Colli, presidente dei Nastri d’Argento e del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, ha fortemente voluto questa cerimonia rendendola il più normale e magica possibile. Una serata “distanti ma vicini”, una serata che segna un “nuovo inizio”, un augurio a tutto il cinema italiano di tornare a brillare presto, prestissimo. I grandi vincitori dei Nastri d’Argento sono stati i fratelli D’Innocenzo con il premio più importante, il Miglior Film a FavolacceFabio e Damiano D’Innocenzo sono i registi giovani che il nostro cinema può solo essere felice di avere. Giovani di talento, con idee chiare e con uno stile vero, diretto. “Felicissimi, onorati, sudati, sorpresi, ubriachi. Siamo molto felici di essere qui con un film come Favolacce molto complicato che ha catalizzato molte cose che stiamo vivendo”, hanno detto. “Un film che riceve il premio più importante che premia anche il pensiero. Ci troviamo in questa arena surreale ma anche gentile, aggettivi che riguardano anche il nostro film che è una mosca bianca nel settore cinematografico. È stato un film fortunato dal principio, speriamo che questo evento sia un balsamo per il cinema sperando che sia un nuovo inizio”. Il loro Favolacce è tra i film in streaming più visti nei mesi scorsi e ora finalmente al cinema.

Ennio Morricone Nastri d’Argento 2020: Favolacce dei fratelli D’Innocenzo premiato come Miglior Film

Ennio Morricone agli Oscar

NASTRI D’ARGENTO 2020. RICORDANDO MORRICONE, FESTEGGIANDO LA CARRIERA DI SERVILLO

La 74esima edizione dei Nastri d’Argento si è aperta omaggiando colui che ha dimostrato che i film si possono anche ascoltare, l’appena scomparso Maestro Ennio Morricone. Ricordato dalla stessa Delli Colli e dal primo artista a essere premiato, Roberto Benigni come Migliore attore non protagonista per Pinocchio di Matteo Garrone. Nella serata dei Nastri d’Argento molte clip sono state dedicate alle maestranze, al dietro le quinte, alla preparazione del cinema. E i premi hanno raggiunto parti diverse d’Italia e del mondo. Un premio è volato a Milano per raggiungere Claudio Santamaria, un altro fino in Spagna per raggiungere Pedro Almodovar. Tantissimi altri sono stati consegnati in diretta su RaiMovie tra l’emozione e la semplicità della splendida Madrina della serata, l’attrice Anna Ferzetti. Ai Nastri d’Argento 74 è stato festeggiato anche Toni Servillo. All’attore napoletano è andato il Nastro alla Carriera: “non mi aspettavo questo premio. Sono sorpreso e felice, vi ringrazio. Mi impegnerò nei prossimi anni per fare qualche buon film e qualche buon personaggio”. La motivazione è molto bella: “perché non dimentica il lavoro. E sono quarant’anni tra teatro e cinema, e in questo periodo particolare mi fa piacere dire che tra una settimana sarò sul set di Mario Martone, per Qui rido io, per ultimare le riprese di un film che unisce ancora una volta teatro e cinema”.

LE DONNE DI OZPETEK AI NASTRI D’ARGENTO 2020

Tante le donne presenti alla 74esima cerimonia dei Nastri d’Argento. Solo per citarne alcune, Paola Cortellesi, Maricetta Lombardo, Federica Lucisano, Valeria Golino. E le tre donne di Ferzan Ozpetek, le tre donne che ha diretto in La dea fortuna e che sono state premiate per motivi differenti. Tre donne, tre generazioni, tre percorsi del tutto differenti. A Jasmine Trinca è andato il Nastro d’Argento come Migliore Attrice Protagonista che nel salutare la stampa collegata online ha detto: “ben trovati a tutti anche se in un modo atipico a noi che ci incontriamo spesso. Sono vent’anni di storia insieme. Vent’anni fa ho iniziato a fare l’attrice e mi consegnavate il Premio Biraghi per gli attori esordienti. Ho passato ostacoli e sono stata riconosciuta come attrice poi. Sono molto sorpresa del premio per La dea fortuna. Ho parlato spesso con Ferzan Ozpetek per il piacere di questo riconoscimento. Per lui un premio alla migliore attrice è un premio che porta con sé tutto il film”. A Barbara Chichiarelli è andato il Premio Graziella Bonacchi e nel riceverlo ha dichiarato: “sono molto emozionata. Sono onorata di essere qui, di ricevere questo premio. Un premio che guarda al passato per proiettare nuovi talenti verso il futuro. Sono contenta di potere ripartire da qui”. E a Barbara Alberti, al suo debutto come attrice, il Nastro d’Argento per il cameo dell’anno“fra tutti questi veri attori mi sembra di essere come un cane in Chiesa. È stata una bella esperienza. Io sono sceneggiatrice ma non ero mai stata sul set. È il regista che fa il set e Ozpetek è come una mamma che i prende cura di tutti. Tutti sono contenti e felici, non c’è mai uno stato d’ansia con lui. Sul set si aveva l’impressione di fare una grande scampagnata. Un premio per me immeritato, che se avvisi ricevuto 60 anni fa forse avrebbe segnato il mio percorso”.

Volevo nascondermi

Volevo nascondermi

PREMIO SPECIALE AD UN UOMO SPECIALE, ANTONIO LIGABUE

Il film dell’anno per i giornalisti cinematografici è Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Non un semplice film ma un inno alla fragilità, un inno all’arte, un inno ad Antonio Ligabue. Un film già premiato alla Berlinale 2020 per la migliore interpretazione maschile di Elio Germano, uscito in sala solo pochissimi giorni prima del lockdown e pronto a tornare sul grande schermo dal 20 agosto. Il regista Giorgio Diritti nel ricevere il premio ha ribadito il “grande piacere per questo riconoscimento al film. Grande gioia per chi ha sostenuto questo progetto, per la storia di un uomo che era diverso, un bambino sfortunato, un po’ disgraziato che si è trovato a lottare malgrado ogni difficoltà per riuscire a conquistarsi un mosto nel mondo. Una dedica va a tutte le persone che nell’ambito della scrittura abbiamo intervistato, persone anziane che tramite il loro ricordo ci hanno avvicinato all’anima di quest’uomo, artista particolare”. Alla felicità del regista, ma anche dei produttori, si è aggiunta anche quella dell’attore Elio Germano: “sono contento di prendere questo premio. Penso al bambino speciale che è stato Antonio Ligabue. Ci ha stupito tanto che la sua vita atipica incontrasse il pubblico. Ci ha stupito che la sua storia sia stata anche all’estero, a Berlino dove è stata premiata. Dopo il Covid-19 ora riprendiamo questa storia d’amore. Speriamo che questo premio aiuti a continuare a parlare di Ligabue, del film che presto sarà a disposizione per il pubblico”.

– Margherita Bordino

TUTTI I NASTRI D’ARGENTO 2020

 

MIGLIOR FILM
FAVOLACCE di Damiano e Fabio D’INNOCENZO

MIGLIORE REGIA
Matteo GARRONE con PINOCCHIO

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE
Marco D’AMORE con L’IMMORTALE

 

MIGLIORE COMMEDIA
FIGLI di Giuseppe BONITO

MIGLIOR PRODUTTORE
Agostino, Giuseppe, Maria Grazia SACCÀ – Pepito Produzioni per FAVOLACCE
con Rai Cinema, Vision Distribution, Amka Films Productions, QMI
e con Rai Cinema, in associazione con Minerva Pictures Group, Evolution People  HAMMAMET

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Pierfrancesco FAVINO per HAMMAMET

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine TRINCA per LA DEA FORTUNA

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Roberto BENIGNI per PINOCCHIO

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Valeria GOLINO per 5 È IL NUMERO PERFETTO, RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME

 

MIGLIOR ATTORE COMMEDIA
Valerio MASTANDREA per FIGLI

 

MIGLIORE ATTRICE COMMEDIA
Paola CORTELLESI per FIGLI

MIGLIOR SOGGETTO
IL SIGNOR DIAVOLO di Pupi, Antonio, Tommaso AVATI

 

MIGLIORE SCENEGGIATURA
FAVOLACCE per Damiano e Fabio D’INNOCENZO

MIGLIORE FOTOGRAFIA
Paolo CARNERA per FAVOLACCE

MIGLIORE SCENOGRAFIA
Dimitri CAPUANI per PINOCCHIO

MIGLIORI COSTUMI
Massimo CANTINI PARRINI per PINOCCHIO, FAVOLACCE

MIGLIOR MONTAGGIO
Marco SPOLETINI per PINOCCHIO, VILLETTA CON OSPITI

MIGLIOR SONORO
Maricetta LOMBARDO per PINOCCHIO

MIGLIORE COLONNA SONORA ex aequo
BRUNORI SAS con ODIO L’ESTATE
CATALANO per LA DEA FORTUNA

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
CHE VITA MERAVIGLIOSA (LA DEA FORTUNA) autore e interprete DIODATO

FILM DELL’ANNO
Volevo nascondermi di Giorgio DIRITTI
ai produttori Carlo DEGLI ESPOSTI e Nicola SERRA (Palomar)
e Paolo DEL BROCCO (Rai Cinema)
al protagonista Elio GERMANO
Con un Nastro collettivo per il Soggetto e Sceneggiatura a Tania PEDRONI e Fredo VALLA
Costumi Ursula PATZAK, Fotografia Matteo COCCO, Sonoro Carlo MISSIDENTI
Scenografia Ludovica FERRARIO e Alessandra MURA
Trucco Lorenzo TAMBURINI e Giuseppe DESIATO, Wigs and hair designer Aldo SIGNORETTI

NASTRO ALLA CARRIERA
Toni SERVILLO

NASTRO EUROPEO
Pedro ALMODÓVAR per Dolor Y Gloria

 

NASTRO D’ORO
Vittorio STORARO per Un giorno di pioggia a New York
50 anni di grande fotografia

 

NASTRO SPECIALE
Lorenzo MATTOTTI per La famosa invasione degli orsi in Sicilia

NASTRO DELLA LEGALITÀ
In collaborazione con il Festival “Trame – Festival dei libri sulle mafie”
Aspromonte di Mimmo CALOPRESTI

MIGLIOR CASTING DIRECTOR
Davide ZUROLO per L’immortale

 

PREMIO GUGLIELMO BIRAGHI
Per le ‘promesse’ dell’anno
Giulio PRANNO per Tutto il mio folle amore
Con una menzione speciale a Federico IELAPI per Pinocchio

 

PREMIO “GRAZIELLA BONACCHI”
Barbara CHICHIARELLI

PREMIO NINO MANFREDI
Claudio SANTAMARIA per Tutto il mio folle amore e Gli anni più belli

PREMIO NASTRI D’ARGENTO – SIAE
per la sceneggiatura
Emanuela ROSSI per Buio

 

NASTRI D’ARGENTO – NUOVO IMAIE
per il doppiaggio
Stefano DE SANDO – Robert De Niro in The Irishman
Claudia CATANI – Angelina Jolie / Emanuela ROSSI – Michelle Pfeiffer in Maleficent

    

IL ‘CAMEO’ DELL’ANNO
Barbara ALBERTI per La Dea Fortuna

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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