Globo d’Oro 60: candidati Diritti, Garrone e i fratelli D’Innocenzo

Mentre l’industria cinematografica italiana è in lenta ripartenza, inizia la stagione dei premi e tra questi non poteva mancare il riconoscimento che ogni anno la stampa estera riserva al cinema del Belpaese. I Migliori Film candidati sono Pinocchio, Volevo nascondermi e Picciridda

Il riconoscimento al cinema italiano da parte della stampa estera, il Globo d’Oro, raggiunge cifra 60. È il premio con cui ogni anno l’Associazione della Stampa Estera in Italia celebra le eccellenze del nostro cinema. La cerimonia è prevista per il 15 luglio e per questa edizione senza pubblico, trasmessa in diretta sul sito del Globo d’Oro. Una scelta difficile ma comprensibile e inevitabile. “Il Globo d’Oro celebra un prestigioso traguardo”, spiegano i membri del comitato di giuria. “Tuttavia, a sessant’anni dalla prima cerimonia, purtroppo, come succede nelle più imprevedibili delle sceneggiature, non sarà possibile festeggiare questa pietra miliare con il Gran Gala di premiazione che tutti i premiati di quest’anno avrebbero meritato. Come corrispondenti non abbiamo mai smesso di lavorare per raccontare la pandemia, ma nonostante questa battuta d’arresto non abbiamo voluto rinunciare alla visione e votazione dei numerosi film, documentari, serie TV e cortometraggi in concorso, per dare voce anche quest’anno questo premio che è unico nel suo genere. Un riconoscimento indipendente al Cinema Italiano, assegnato da chi l’Italia la racconta ogni giorno guardandola da fuori”.

GLOBO D’ORO: FELLINI, SORDI E LA GRANDE SANDRA MILO

Edizione a numero tondo per il Globo d’Oro che si unisce a festeggiamenti importanti quali il centenario dalla nascita di Alberto Sordi e Federico Fellini, i due rappresentanti del cinema italiano conosciuto e amato in tutto il mondo, un cinema diviso tra sogno, commedia e tema forti. “Quello della 60ma edizione è un traguardo prezioso – spiegano i responsabili del premio Claudio Lavanga e Alina Trabattoni – che cade nel centenario dalla nascita di due grandi maestri del cinema italiano: Federico Fellini e Alberto Sordi. Anche per questo motivo, il Globo d’Oro alla Carriera quest’anno è stato assegnato all’unanimità a Sandra Milo. Lei è una vera icona vivente per generazioni di spettatori, che ha esordito proprio accanto a Sordi ne Lo scapolo, e che successivamente è stata l’indimenticabile interprete di decine di film, tra cui anche 8 ½ e Giulietta degli spiriti del maestro Fellini”. I candidati al Globo d’Oro 60 come Miglior Film sono Volevo nascondermi, Pinocchio e Picciridda, mentre per la Migliore regia concorrono Giorgio Diritti, Matteo Garrone e i fratelli D’Innocenzo. Al Globo d’oro le candidature finali riguardano non le classiche cinquine ma terne di nomi. Il premio alla Carriera per questa edizione va a Sandra Milo, che in questo periodo di lockdown è anche diventata molto social.

GLOBO D’ORO: IL GRAN PREMIO A CARLO POGGIOLI

La Stampa Estera è solita dare un riconoscimento alle nostre eccellenze, e dopo avere premiato lo scorso anno Ezio Bosso, per i 60 del Globo d’Oro assegna il Gran Premio a Carlo Poggioli, costumista di fama mondiale. “Per il secondo anno di seguito abbiamo deciso di assegnare il Gran Premio della Stampa Estera a un italiano che ha varcato i confini diventando ambasciatore del nostro paese nel mondo, commentano Claudio Lavanga e Alina Trabattoni. “Nel 2019 è andato a Ezio Bosso, venuto a mancare a maggio, e di cui serbiamo il magnifico ricordo della sua esibizione durante il gala di premiazione. Quest’anno la scelta è caduta su un altro grande ambasciatore italiano nel mondo del Cinema, Carlo Poggioli, un costumista dal talento straordinario, riconosciuto a livello internazionale. Nel corso di una carriera decennale Poggioli non ha solo “vestito” i più grandi interpreti del cinema mondiale, ma anche Saputo “cucire su misura” uno stile unico e inconfondibile a film e serie tv, ultimo tra le quali The Young Pope. Il riconoscimento a Poggioli rappresenta un tributo da parte del comitato ai talentuosi e infaticabili costumisti, scenografi e arredatori italiani, per i quali il Globo d’Oro non ha un premio dedicato, ma nutre la più grande stima e ammirazione”.

GLOBO D’ORO: LE CANDIDATURE

I volti femminili scelti come premio per la Miglior Attrice sono Valeria Bruni Tedeschi, protagonista di Aspromonte, la terra degli ultimi, Marta Castiglia per Picciridda e Paola Lavini interprete di Volevo nascondermi; i tre finalisti per la categoria maschile, invece, sono Elio Germano per il film Volevo nascondermi, Pierfrancesco Favino in Hammamet e Luca Marinelli per Martin Eden. Da Nevia viene scelta Virginia Apicella, che riceverà il premio come Giovane Promessa. Per il Premio alla Miglior Colonna Sonora il comitato ha selezionato Marco Biscarini per Volevo nascondermi, Pericle Odierna autore delle musiche di Picciridda e il maestro Nicola Piovani per il film Aspromonte, la terra degli ultimi. Per la sezione Miglior Fotografia si contenderanno il Globo d’Oro Matteo Cocco con Volevo nascondermi; Nicolaj Bruel per Pinocchio e Stefano Falivene per Aspromonte, la terra degli ultimi; chiude la serie il Premio alla Miglior Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Tania Pedroni, Fredo Valla autori di Volevo nascondermi; Damiano e Fabio D’Innocenzo per Favolacce e Paolo Licata e Catena Fiorello di Picciridda. La statuetta per la Miglior Serie TV vede candidati L’amica geniale 2, Diavoli e The new Pope. A questa selezione si aggiunge quest’anno la categoria Miglior Commedia, a contenderla Tolo Tolo diretto e interpretato da Luca Medici, in arte Checco Zalone, Odio l’estate con il trio Aldo Giovanni e Giacomo guidati da Massimo Venier e 7 ore per farti innamorare con protagonista Giampaolo Morelli che ne firma per la prima volta anche la regia.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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