Tre giorni di performance nel borgo del Cilento che si sta riattivando grazie alla cultura

Prosegue il progetto di riattivazione del borgo cilentano promosso dalla Fondazione Morra di Napoli a partire dall’estate 2023. Ora a Palazzo Morone nasce lo spazio “Archivi Living Theatre” dedicato alla mitica compagnia teatrale americana

Un anno fa, Giuseppe Morra e Teresa Carnevale annunciavano l’intenzione di voler riattivare il borgo cilentano di Caggiano, nella Campania meridionale, trasferendo parte della sua collezione d’arte nello storico Palazzo Prospero Morone, edificio di fondazione angioina. Il progetto Caggiano diventava così parte del più articolato impegno della Fondazione Morra di Napoli per promuovere le arti contemporanee e così attivare relazioni a beneficio della comunità e del territorio.
La prima tappa di questo percorso in trasferta, nell’estate 2023, ha visto concretizzarsi una mostra dedicata a Vettor Pisani. Ma l’idea a Caggiano, sin dall’inizio, è stata quella di farne un museo diffuso della contemporaneità. 

La Fondazione Morra a Caggiano e gli “Archivi Living Theatre”

E ora si compie il secondo step dell’iniziativa, con l’inaugurazione dello spazio Archivi Living Theatre sempre presso Palazzo Prospero Morone (mentre si lavora ancora alla ristrutturazione di Palazzo Abbamonte): di fatto un trasloco del prezioso fondo da Napoli a Caggiano. Il borgo cilentano ospiterà dunque la raccolta più importante al mondo di documenti appartenuti all’omonima rivoluzionaria compagnia statunitense, che costituisce testimonianza completa del percorso artistico del pittore espressionista astratto e poeta Julian Beck con l’attrice Judith Malina e il loro gruppo, insieme agli archivi conservati presso la Yale University e il Lincoln Centre di New York. Il progetto della Fondazione Morra coinvolge non a caso anche l’americana Università di Victoria (Canada).

Matusalemme Giallo © Gianfranco Mantegna _ Courtesy The Living Theatre Archives
Matusalemme Giallo © Gianfranco Mantegna _ Courtesy The Living Theatre Archives

La storia della compagnia Living Theatre

Nel secondo Novecento, l’esperienza del Living Theatre si è imposta con personalità nel definire l’identità del teatro contemporaneo: nata nel 1947 a opera di un giovanissimo Julian Beck e della più ardita delle allieve del Dramatic Workshop di Erwin Piscator, Judith Malina, la compagnia punta sin dall’inizio alla sperimentazione e alla modernizzazione dei canoni scenici, per un teatro in cui gli elementi tecnici e formali siano strettamente connessi alla vita reale. Per il Living, i termini arte e vita si sovrappongono. Solo negli Anni Sessanta, trasferendosi in Europa, però, la compagnia assume il nome che la caratterizzerà nei decenni a seguire, istituzionalizzando la volontà di essere “teatro vivente”.

Mysteries & Smaller Pieces San Napoli 1995 © Massiliano Pappa
Mysteries & Smaller Pieces San Napoli 1995 © Massiliano Pappa

La Fondazione Morra e la collezione Living Theatre

Dalla fine degli anni Ottanta, la Fondazione Morra ha acquisito opere pittoriche, disegni, diari, progetti di costumi, scenografie e scritti vari prodotti nei numerosi soggiorni in Italia del Living Theatre (compresi eventi organizzati dalla stessa Fondazione Morra a partire dal 1995), nel periodo compreso tra 1969 e 2015. La collezione contiene anche un’ampia sezione dedicata ai costumi e agli oggetti di scena di alcune storiche rappresentazioni, in particolare degli spettacoli The Yellow Methuselah, The Archeology of Sleep, Masse Mensch e Anarchia. Proprio per la performace The Yellow Methuselah, nel 1981, la compagnia creò un “dipinto arrotolato” ispirato a Vasilij Kandinskij, lungo settanta metri e alto e cinque metri e mezzo, da utilizzare come fondale dinamico.
La collezione raccoglie inoltre appunti di lavoro autografi, recensioni, fotografie: un repertorio unico costituito da 58.812 pezzi, che ora saranno oggetto di un allestimento ideato ad hoc per lo spazio adibito a Caggiano (ricordando che già nel 2003 la Fondazione organizzò una mostra antologica sull’esperienza del Living Theatre a Castel Sant’Elmo, accogliendo la prima mondiale dello spettacolo Enigmas).
I primi visitatori potranno apprezzarlo nelle giornate inaugurali del 13, 14 e 15 luglio, quando la programmazione si arricchirà anche di convegni, happening, concerti, proiezioni di film, presentazioni di libri e visite guidate all’archivio

The Living Theatre, Labirinti dell'Immaginario, exhibition view a Castello dell'Elmo, 2003, Fondazione Morra
The Living Theatre, Labirinti dell’Immaginario, exhibition view a Castello dell’Elmo, 2003, Fondazione Morra

La programmazione inaugurale di Archivi Living Theatre a Caggiano

Interverranno ai dibattiti al Castello Normanno del Guiscardo anche Garrick Beck, erede di Julian Beck e Judith Malina, e lo studioso Allan Antliff dell’Università di Victoria, che presenterà il suo libro Radiant Anarchy – Reflections on the Living Theatre; la performer, attrice e musicista americana Bibbe Hansen, figlia di Al Hansen membro del gruppo Fluxus, e Cathy Marchand, attrice storica del Living Theatre.
Sono inoltre previsti una performance del compositore statunitense Alvin Curran (Endangered Species, il 13 luglio alle 20) e due concerti di Girolamo De Simone, Andrea Riccio con Domenico Di Francia (uno ispirato al programma del Concert of New Music, proposto dal Living Theatre a New York il 14 marzo del 1960). Alle 18 di sabato 13 luglio sarà Giuseppe Morra a condurre la visita guidata agli Archivi, dove sarà proiettata anche un’antologia di film sul Living Theatre a cura di Mario Franco.

Livia Montagnoli

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