Va allo studio di Michele De Lucchi il Premio “Architetto italiano” 2025
All’annuale Festa dell’Architetto, promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, emergono opere di rigenerazione, recupero e nuova costruzione concentrate nel Nord Italia. Oltre al riconoscimento al team di De Lucchi, nuovo successo per lo studio bellunese facchinelli daboit saviane
L’intervento di restauro e riconversione delle Gallerie d’Italia a Torino vale il successo per AMDL CIRCLE alla Festa dell’Architetto 2025, annualmente promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), che si è svolta a Venezia. Per il progetto torinese del restyling degli ambienti ipogei di Palazzo Turinetti, concluso nel 2022, lo studio milanese AMDL CIRCLE, fondato da Michele De Lucchi, si è aggiudicato il Premio “Architetto italiano” 2025. A un anno di distanza da Park Associati, il titolo viene dunque attribuito a De Lucchi e al suo team con un’opera che, secondo la motivazione della giuria, presieduta dall’architetta messicana Tatiana Bilbao, “recupera gli spazi bancari d’appoggio al piano interrato quali archivi, parcheggi, caveau e li trasforma promuovendoli a spazi museali di valorizzazione e conoscenza della fotografia e videoarte”, apprezzato “sia per il programma progettuale che per la raffinatezza del progetto che mostra grande cura del dettaglio e dei materiali”.

Premi per AMDL CIRCLE e studio facchinelli daboit saviane alla Festa dell’Architetto 2025
Composta dagli architetti Alessandra Ferrari, Regina Freimüller Söllinger, Michele Rossi (premiato nel 2024 con Park Associati), Emanuele Scaramellini (premiato nel 2024 come Giovane Talento dell’Architettura italiana), Roberto Berardo e dalla già citata Bilbao (con il ruolo di presidente), la giuria ha inoltre scelto di assegnare il premio “Giovane Talento dell’Architettura italiana” allo studio facchinelli daboit saviane. Con sede a Belluno e formato dagli architetti classe 1989 Gianluca Facchinelli, Celeste Da Boit e Giada Saviane (inclusi anche nella recente ricognizione di Artribune sugli studi di architettura emergenti in Italia), il trio è stato premiato per il progetto della Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado a Puos d’Alpago, nell’omonima località in provincia di Belluno. L’opera, già valsa al team il Premio Architettura Città di Oderzo nel marzo scorso (su 118 candidature), per la giuria del riconoscimento targato CNAPPC “denota maturità progettuale, attenzione ai costi, alla circolarità dei materiali e alla finalità rigenerativa raccogliendo le funzioni di tre plessi desueti”.
Quattro menzioni concentrate tra Milano e il Veneto
Quattro, infine, le menzioni attribuite in questa edizione della Festa dell’architetto, accompagnata da un richiamo alla politica affinché si lavori per dotare l’Italia di una Legge per l’Architettura, necessaria per le comunità e i cittadini, non per tutelare una specifica categoria. Nella sezione “Architetto italiano” sono stati dunque menzionati: BALANCE Architettura, con il progetto milanese del Bicocca Superlab del quale la giuria ha evidenziato “la pulizia e l’approccio innovativo della facciata costituita da un prototipo di montanti esterni in gomma siliconica riciclabile trasparente, sviluppata sperimentalmente per questo progetto”, e lo studio veneto C&P architetti, per il padiglione leggero a destinazione scolastica Hortus Conclusus a Mestre, segnalato in quanto portatore di “un diverso modo di intendere la rigenerazione: recuperare l’attitudine alla didattica all’aperto (propria del periodo pandemico) intervenendo sull’esistente con un progetto equilibrato e in grado di creare connessioni col contesto”. Con riferimento agli studi emergenti, le menzioni sono andate allo studio milanese zarcola architetti, fondato da Edoardo Giancola e Federico Zarattini, con “Casa Larun” a Tregnago (VR) – si tratta del recupero di un piccolo maso, valutato positivamente per “l’approccio sensibile, sia per le scelte compositive che materiche: la tessitura della facciata è conseguenza dell’utilizzo delle pietre di recupero locali” – , e a FORM-A (studio con dieci anni di attività fondato da Andrea Fradegrada e Sandra Maglio) con il complesso residenziale Boccaccio 164 a Sesto San Giovanni (Mi). Di quest’ultimo è stata sottolineata “la capacità di controllo del progetto e la qualità dell’edificato. Tassello di completamento all’interno di una ex area industriale, lavora con il rapporto tra vuoti e pieni, e col colore di tradizione per ricreare un luogo urbano identitario”.
Valentina Silvestrini
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