Pietro Geranzani – Anteguerra

Palazzo Citterio ospita l’opera Anteguerra di Pietro Geranzani, lavoro di intensa potenza visionaria che riflette sul tempo sospeso e inquieto che precede ogni conflitto.
Comunicato stampa
Il titolo della mostra – Anteguerra – è un concetto carico di inquietudine e riconoscibilità: viviamo, sembra suggerire Geranzani, in una perenne condizione di pre-conflitto, in un’epoca che si illude di conoscere la pace mentre si muove silenziosamente verso nuove tensioni. Il trittico, di dimensioni monumentali, è una rappresentazione simbolica e surreale del nostro tempo: scheletri, crateri, cieli infuocati, corpi martoriati e ombre evocano un immaginario ancestrale, collettivo, profondamente occidentale.
Pur adottando un linguaggio pittorico vicino all’Espressionismo europeo – Otto Dix, Mario Mafai, ma anche richiami alla potenza iconica di Beato Angelico o alla visionarietà di Bosch – Pietro Geranzani non cede mai alla retorica o al moralismo. Il suo sguardo è lucido, a tratti profetico, e ci conduce nel vuoto simbolico del nostro presente, dove la guerra non è un’eccezione, ma la regola che struttura la nostra storia e identità culturale.