Aste a New York. Il flop da Sotheby’s per un Giacometti da 70 milioni di dollari e fatturato in calo da Phillips

In una serata in salita è andata invenduta la scultura di Alberto Giacometti che da Sotheby's aveva le stime più alte dell'intera sessione newyorchese, mentre da Phillips si sono aggiornati alcuni record, ma i volumi di vendita flettono ancora 

Doveva essere il top lot dell’intera sessione delle aste di maggio a New York e invece è rimasta al palo e invenduta la scultura di Alberto Giacometti Grande tête mince (Grande tête de Diego) la sera del 13 maggio 2025 da Sotheby’s. La stima era di $70 milioni, evidentemente una soglia su cui i collezionisti non si sono trovati a loro agio e le offerte non sono bastate. 
Non se l’è cavata meglio Phillips che la stessa sera, qualche ora prima di Sotheby’s, esitava il catalogo della Modern & Contemporary Art Evening Sale

L’asta di arte moderna di Sotheby’s a New York

La Modern Evening Auction di Sotheby’s ha totalizzato così $196.225.600, da stime di $240,3-318,7 milioni e sotto i 235 milioni della sessione omologa del 2024. Cinque i lotti ritirati, per un catalogo di 60 lotti con 10 invenduti. La migliore aggiudicazione della serata, orfana dei risultati sperati per Giacometti, è stato Homme assis (1969) di Pablo Picasso, passato di mano entro le stime per $15,1 milioni e protetto da garanzia. Mentre un nuovo record è stato messo a segno per una lampada di Frank Lloyd Wright di inizio Novecento, che è arrivata a $7,5 milioni da stime di $3-5 milioni. Un lotto di Fernand Léger, La Jeune fille au bouquet (1921), era andato inizialmente invenduto dopo aver raggiunto $4,3 milioni di offerte, per poi ricomparire in asta in un secondo momento della serata e passare di mano per $3,7 milioni, ben sotto le stime di 5-7 milioni di dollari.

Invenduto il top lot di Giacometti da Sotheby’s 

Ma la star della serata, che ha visto comunque in sofferenza persino gli artisti blue-chip più storicizzati, doveva essere il ritratto in bronzo di Diego Giacometti realizzato dal fratello Alberto. Offerta in catalogo senza la presenza di una garanzia a blindarne la vendita, l’opera arrivava dalla Fondazione Soloviev di Stefan Soloviev, figlio del grande collezionista Sheldon Solow, e i proventi dell’eventuale vendita erano destinati a diverse istituzioni di beneficenza.
“È stato un momento d’asta organico e genuino”, ha commentato il CEO di Sotheby’s Charles Stewart dopo la (mancata) vendita. “Non c’era alcun artificio finanziario. Il venditore credeva nell’opera e voleva fosse venduta a un certo prezzo”. Le cose sono andate però diversamente da quanto casa d’aste e consignor si aspettavano. E col senno di poi in tanti, tra advisor e osservatori, hanno commentato che le stime erano davvero troppo alte per il momento che il mercato dell’arte sta attraversando. 
Già da Christie’s, la sera precedente, i lotti più costosi avevano intercettato con difficoltà più di un’offerta e le opere principali, da Magritte a Mondrian, erano andate alle garanzie di terza parte. Da Sotheby’s, per Giacometti, Oliver Barker ha raccolto, infatti, poche offerte, e il martello abbassato a 64,2 milioni di dollari non è bastato. E mentre Christie’s ha optato per un cauto ritiro a protezione della Big Electric Chair di Andy Warhol da 30 milioni di dollari, in questo caso si è preferito proseguire dritti, e senza abbassare il prezzo di riserva, fino al risultato finale: “passed”.

Pablo Picasso, Homme assis, 1969. Courtesy Sotheby's
Pablo Picasso, Homme assis, 1969. Courtesy Sotheby’s

Fatturati in calo e nuovi record da Phillips a New York 

Qualche ora prima di Sotheby’s, sempre a New York, era stato il turno di Phillips con la sessione di Modern & Contemporary Art Evening Sale, che ha totalizzato $51.952.350, ben al di sotto del precedente del 2024 di $86,3 milioni. Quattro i ritiri prima dell’avvio dell’asta e cinque gli invenduti sui 36 lotti offerti alla fine della sessione, incluse le opere di Le Corbusier e George Condo
Cinque i nuovi record messi a segno però dalla casa, per le opere di Ilana Savdie, Olga de Amaral, Kiki Kogelnik, James Turrell e Grace Hartigan. Il top lot? Untitled di Jean-Michel Basquiat del 1984 posseduto in passato da David Bowie e conquistato da un acquirente in sala per $6,59 milioni, seguito, sul podio delle migliori tre aggiudicazioni, da Ed Ruscha, Alvarado to Doheny del 1998, a quota $4.900.000, e Untitled di Donald Judd del 1988, venduto a $4.295.000. 
Non resta che stare a vedere cosa ha in serbo ancora il mercato dell’arte ai prossimi principali appuntamenti di New York, con le aste di Christie’s, tra cui la 21st Century Evening Sale del 14 maggio, e le collezioni di Barbara Gladstone e Daniella Luxembourg in catalogo da Sotheby’s il 15 maggio 2025. 

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna "Economia e Mercato dell'Arte" e "Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni" al Master Accademico in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia…

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