Il Premio Lydia della Fondazione Lazzaretto dedicato agli artisti under 35. Ecco come partecipare
Da premio per la produzione a premio alla ricerca, il riconoscimento assegnato dal 2018 dalla Fondazione Lazzaretto di Milano è oggi un sostegno economico e scientifico che accompagna i giovani artisti in un percorso della durata di sei mesi, sviluppato in collaborazione con PAC
Nata e cresciuta negli spazi di quello che fu il lazzaretto della città, tra Stazione Centrale e Porta Venezia, la Fondazione Lazzarettoha scelto di fare della contaminazione un punto di forza della produzione culturale, raccontandosi ogni anno attraverso il Festival della Peste. Nel 2024, il progetto celebra il suo decennale sotto la direzione artistica di Linda Ronzoni, consapevole di essere diventato un riferimento della scena culturale milanese, fondato sulla partecipazione attiva e lo scambio, tra progetti espositivi ed editoriali, incontri e laboratori, corsi e performance, valorizzazione di giovani talenti. Anche attraverso il Premio Lydia – intitolato alla memoria di Lydia Silvestri, scultrice allieva di Marino Marini, che fu ospite degli spazi dove ha attualmente sede la Fondazione – che dal 2018 si rinnova ogni anno per promuovere l’arte emergente italiana, sotto la curatela di Claudia D’Alonzo e in collaborazione col PAC Padiglione d’Arte Contemporanea.
Premio Lydia per artisti under 35: un sostegno alla ricerca
Con un significativo cambio di passo perfezionato nel 2023, quando, per la prima volta nella sua storia, il riconoscimento è diventato una premio alla ricerca artistica anziché alla produzione, scegliendo di sostenere e finanziare un percorso della durata di sei mesi, attraverso vari momenti di dialogo e confronto tra l’artista e Claudia D’Alonzo, Linda Ronzoni e Diego Sileo. “Con il premio vogliamo valorizzare un percorso artistico che può trovare compimento anche in un arco temporale più ampio, per continuare a mutare e durare”, evidenzia a riguardo Alfred Drago, cofondatore della Fondazione.
Premio Lydia 2024: la open call
Lo scorso 23 aprile si è aperta la open call dedicata ad artisti under 35 che servirà a individuare il vincitore del Premio: c’è tempo fino al 24 maggio 2024 per presentare la propria candidatura, poi spetterà alla giuria di esperti formata da Silvia Costa, regista e performer, Francesco D’Abbraccio, editore e artista, Claudia D’Alonzo, docente e curatrice, Chiara Nuzzi, curatrice e manager editoriale Fondazione ICA Milano, Diego Sileo, curatore PAC, selezionare i finalisti. E sarà proprio il PAC a ospitare la presentazione degli esiti, alla fine di maggio 2024: l’artista che si aggiudicherà il Premio avrà a disposizione un grant complessivo di 5.000 euro per sviluppare la sua ricerca, che culminerà con un evento di restituzione pubblica realizzato in collaborazione con il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano nel 2025.
Premio Lydia 2024: il tema
La settima edizione del Premio Lydia propone come tema guida Sensing Beyond Human (Percepire oltre l’umano), con l’idea che i candidati possano approfondire il ruolo dell’arte nel contesto di una crisi ecologica e sensoriale. “Con il premio si intende dare un piccolo ma significativo contributo nella direzione di un cambiamento culturale sempre più necessario” spiega la curatrice D’Alonzo “verso il superamento delle concezioni dell’ambiente come mera riserva di risorse e le entità non umane come indicatori passivi degli impatti ecologici”. Ci si aspetta, dunque, un progetto che lavori su una molteplicità di intelligenze, per intercettare alleanze sensoriali e destini interconnessi, necessari per la futura sopravvivenza sul pianeta. Nelle edizioni precedenti sono stati sostenuti, grazie al Premio Lydia, artisti come Chiara Enzo (2018), Gaia De Megni (2019), Valentina Furian (2020), Daniele Costa (2021), Rachele Maistrello (2022), Beatrice Favaretto (2023). Per scoprire come partecipare al bando bisogna cliccare qui.
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