La Cina nella Grande Mela. Da protagonista

Metropolitan, New York - fino al 6 aprile 2014 / RH Contemporary Art, New York - fino al 12 aprile 2014. Il 2014 a New York è iniziato con un rinnovato interesse nei confronti dell’arte contemporanea cinese. Il Metropolitan, l’e-flux Centre, l’Armory Show e diverse gallerie private hanno dato spazio ad artisti, più o meno noti, appartenenti a quella che ancora una volta si dimostra essere una scena artistica in pieno fermento, capace di attirare grandi interessi, culturali ed economici. Restano ancora poche settimane per visitare due delle rassegne più interessanti.

Al Metropolitan Museum, nelle sale dedicate alle collezioni di arte classica estremo-orientale, Ink Art: Past as Present in Contemporary China presenta una selezione di lavori che rielaborano, giocano, stravolgono o semplicemente si richiamano alla raffinata tradizione artistica cinese. Dalla rivisitazione del tipico paesaggio su rotolo, con cui si confrontano artisti come Ai Weiwei, Hong Hao, Yang Yongliang, Duan Jianyu, si sviluppano una serie di inquietanti riflessioni sui problemi ambientali e gli stravolgimenti socio-culturali originati dalla feroce speculazione edilizia e dalla rapida, smisurata crescita dei conglomerati urbani.
Mentre prendendo come punto di partenza quella millenaria tradizione di arte calligrafica che da sempre, in Cina, coniuga scrittura, pensiero filosofico, estetica ed espressione visiva, si originano ricerche artistiche che vanno dall’amplificazione del gesto calligrafico, accomunato all’azione pittorica, come nei lavori monumentali di Wang Dongling, fino a un ricongiungimento con l’astrattismo, come testimonia invece la più recente produzione di Li Huasheng; da pratiche di sovvertimento della funzione semantica della parola come nelle opere di Gu Wenda, a una reiterazione del segno fino alla sua perdita e cancellazione come nel famosissimo lavoro Family Tree di Zhang Huan e nelle performance di Qiu Zhuje.

Ni Youyu, Zlich, Courtesy of RH Contemporary Art - photo Scott Rudd

Ni Youyu, Zlich, Courtesy of RH Contemporary Art – photo Scott Rudd

Una delle opere più impressionanti è l’installazione di Xu Bing, Book from the sky, costituita da quattro grandi libri a ventaglio, aperti in modo da rivestire tutta la sala espositiva, dal pavimento al soffitto, che riportano, stampati in xilografia, 4mila ideogrammi inesistenti.
Outside the lines: new art from China è invece la mostra curata da Melanie Ouyang Lum per la RH Contemporary Art, galleria lo scorso novembre, con quattro piani espositivi nel quartiere di Chelsea, un programma di residenza, una rivista quadrimestrale, una serie di eventi nel corso di ogni mostra, con conferenze, artist talk e performance.
La collettiva, che vede protagonisti dodici artisti, coniuga lavori iconici come Mao’s guilt (2009) e The Utopian of Hug dei Gao Brothers, presentati per la prima volta negli Stati Uniti, con altri meno noti in Occidente e alcuni inediti, come Zilch (2013), una serie di minisculture in sapone di Ni Youyu che giocano con l’iconografia buddhista interrogando il tema dell’iconoclastia; altri lavori, come le installazioni Cow herd e Up (rispettivamente di Yang Bing e Gao Weigang) sono frutto del progetto di residenza e dell’interazione degli artisti invitati con il territorio americano.

Valentina Gioia Levy

New York // fino al 6 aprile 2014
Ink Art: Past as Present in Contemporary China
THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART
1000 Fifth Avenue

+1 (0)212 5357710
www.metmuseum.org

New York // fino al 12 aprile 2014
Outside the lines: new art from Chinaa
a cura di Melanie Ouyang Lum
RH CONTEMPORARY ART
437 W 16th Street
www.rhcontemporaryart.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati