L’italiano Alberto Garlandini è il nuovo presidente dell’ICOM – International Council of Museums

Museologo ed esperto in gestione e promozione del patrimonio culturale, Andrea Garlandini è stato nominato presidente dell’ICOM, a seguito delle dimissioni di Suay Aksoy

È l’italiano Alberto Garlandini il nuovo presidente dell’ICOM – International Council of Museums, organizzazione internazionale fondata nel 1946 che rappresenta i musei e i suoi professionisti. Già vicepresidente di ICOM e presidente di ICOM Italia, Garlandini è stato nominato a seguito delle dimissioni di Suay Aksoy, alla guida di ICOM dallo scorso settembre.

ANDREA GARLANDINI PRESIDENTE DI ICOM

Nato a Milano, Alberto Garlandini è museologo ed esperto in gestione e promozione del patrimonio culturale. È membro del Consiglio di Amministrazione del Museo di Palazzo Ducale di Mantova, della Commissione nazionale di studio per l’attivazione del sistema museale nazionale, del Gruppo di lavoro sui livelli uniformi della qualità per la valorizzazione dei musei e del Comitato scientifico della Fondazione Brescia Musei. Dal 2005 all’interno di ICOM ricopre diversi ruoli: dal 2010 al 2014 è stato Presidente di ICOM Italia e membro dell’Advisory Committee di ICOM; dal 2007 al 2010 è stato membro del Board di ICR – International Committee for Regional Museums di ICOM, oltre a essere stato il presidente del Comitato Organizzatore della XXIV Conferenza generale di ICOM che si è svolta a Milano nel luglio 2016. Dal 2008 al 2013 è stato Direttore Generale Cultura, Direttore Generale Vicario Cultura e Direttore Cinema di Regione Lombardia; nel biennio 2011/2012 è stato Presidente della Fondazione Lombardia Film Commission. Nel 2015 ha ricevuto dal Comune di Milano il Certificato di Ambasciatore di Milano. Dal 2009 al 2012 è stato membro della Commissione Nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero del Ministero per gli Affari Esteri. È stato inoltre membro di Commissioni nazionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tra cui il Tavolo tecnico paritetico nazionale per la definizione degli standard di qualità dei musei e delle aree archeologiche (2012-2013), il Comitato paritetico nazionale di coordinamento del Sistema Archivistico Nazionale (2010), e la Commissione nazionale per la definizione dei livelli minimi di qualità della valorizzazione dei beni culturali (2006-2008).

L’ICOM NELL’ERA DELLA PANDEMIA

Andrea Garlandini avrà il compito di guidare l’ICOM nella delicata fase post-lockdown, anticipando già alcuni dei cambiamenti organizzativi che interesseranno l’attività di ICOM nei prossimi mesi: “a causa delle attuali misure COVID-19, stiamo affrontando alcuni cambiamenti organizzativi difficili e imprevisti”, ha dichiarato Garlandini. “Stiamo sviluppando nuove forme di comunicazione con il pubblico e tra di noi. Grazie agli sforzi del direttore generale e del segretariato, per la prima volta nella storia di ICOM, il consiglio consultivo, le riunioni dei comitati nazionali e internazionali e l’assemblea generale si terranno in videoconferenza alla fine di luglio. Sono sicuro che sarà un’esperienza fruttuosa e di successo”. In una lettera indirizzata ai membri dell’ICOM, Garlandini inoltre riflette sul ruolo che l’organizzazione ha svolto fin dalla sua nascita in tutto il mondo, volgendo lo sguardo al futuro: “negli ultimi anni, ICOM è cresciuta continuamente. Abbiamo affrontato questioni difficili, imparato lezioni preziose e reinventato il presente e il futuro dei musei e delle loro comunità in evoluzione. Rimaniamo fortemente impegnati a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, a migliorare il ruolo sociale dei musei, a promuovere la diversità e l’inclusione, a combattere la disuguaglianza e il razzismo, a proteggere il patrimonio in pericolo. Dobbiamo guardare avanti con fiducia e ottimismo seguendo l’esempio dei direttori dei musei che hanno fondato l’ICOM nel 1946, sostenendo che i musei e il patrimonio erano indispensabili per creare un mondo pacifico e prospero”.

– Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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