FONDAZIONE PRADA

La Fondazione Prada rappresenta un'istituzione culturale all'avanguardia, nata dall'intuizione di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Questo articolo esplora la sua storia, l'impatto architettonico delle sue diverse sedi e le mostre che hanno ridefinito il panorama artistico contemporaneo

La Fondazione Prada, inaugurata nel 1993 su iniziativa di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, si è affermata come una delle istituzioni culturali più dinamiche e influenti nel panorama artistico internazionale. Lontana dalla mera esposizione di opere, la Fondazione è concepita come un laboratorio di idee, un luogo di ricerca e sperimentazione che abbraccia una pluralità di linguaggi, dall’arte contemporanea al cinema, dalla filosofia alla moda, con l’obiettivo di “indagare i linguaggi del presente attraverso l’esposizione di progetti d’arte contemporanea, ma anche attraverso mostre di architettura, progetti di ricerca e convegni scientifici, attività educative, performance musicali e iniziative dedicate al cinema“. Il suo impegno si traduce in un dialogo costante con artisti, curatori, scienziati e intellettuali, generando risonanze culturali imprevedibili e offrendo al pubblico una prospettiva sempre nuova sull’evoluzione del pensiero contemporaneo.

La storia della Fondazione Prada: da visione a realtà culturale

Nata con l’intento di promuovere la cultura in tutte le sue forme, la Fondazione Prada ha visto la luce in un periodo di fermento artistico. Sotto la guida di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, l’istituzione ha intrapreso un percorso di crescita che l’ha portata a commissionare progetti utopici e monografie a figure internazionali di spicco, sia affermate che emergenti. Fin dai suoi primi anni, la Fondazione ha superato i confini tradizionali dell’arte, includendo nel suo programma conferenze di filosofia, mostre di architettura e iniziative cinematografiche, delineando così la sua vocazione multidisciplinare. La sua evoluzione è stata marcata dalla creazione di spazi espositivi che riflettono la sua missione, diventando punti di riferimento per la scena culturale globale.
Architettura e identità: le sedi della Fondazione Prada nel mondo
La visione della Fondazione Prada si manifesta non solo attraverso i contenuti, ma anche nelle sue architetture distintive, veri e propri capolavori che accolgono le sue attività.

Milano (Largo Isarco)

La sede principale, aperta nel 2015, è il risultato del progetto di recupero e trasformazione di una grande distilleria dei primi del ‘900 a cura dello studio OMA (Office for Metropolitan Architecture), guidato da Rem Koolhaas. Il complesso, di circa 19.000 metri quadrati, è un dialogo tra strutture preesistenti e nuovi edifici, tra cui la “Torre” di nove piani, che ospita parte della collezione permanente, e la “Haunted House”, un volume rivestito in foglia d’oro. Al suo interno si trovano anche il Bar Luce, progettato dal regista Wes Anderson e ispirato ai tipici caffè milanesi degli anni ’50, e l’Accademia dei Bambini, un’area didattica innovativa. L’articolazione degli spazi riflette la vocazione multidisciplinare della Fondazione, creando un ambiente in cui le diverse espressioni artistiche possono coesistere e interagire.

Osservatorio (Galleria Vittorio Emanuele II, Milano)

Inaugurato nel 2016, l’Osservatorio è uno spazio espositivo situato al quinto e sesto piano della Galleria Vittorio Emanuele II. È interamente dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi, proponendosi come piattaforma per la sperimentazione e la riflessione sull’arte fotografica contemporanea e sulle sue connessioni con altre discipline.

Ca’ Corner della Regina (Venezia)

Questo palazzo settecentesco, situato sul Canal Grande, è stato inaugurato come sede espositiva della Fondazione nel 2011 dopo un importante restauro conservativo. A Venezia, la Fondazione Prada presenta principalmente mostre di ricerca e progetti sperimentali, spesso in concomitanza con le Biennali d’Arte e Architettura, arricchendo il contesto culturale della città lagunare.

Prada Rong Zhai (Shanghai) e Tokyo

La Fondazione estende la sua presenza anche in Oriente con spazi a Shanghai e Tokyo, che permettono un dialogo con un pubblico internazionale e plurale, ospitando progetti espositivi e culturali che rafforzano la sua rete di collaborazioni globali.

Pino Pascali, installation view at Fondazione Prada, Milano, 2024. Courtesy Fondazione Prada. Photo Roberto Marossi
Pino Pascali, installation view at Fondazione Prada, Milano, 2024. Courtesy Fondazione Prada. Photo Roberto Marossi

Le mostre imperdibili: un percorso tra arte e ricerca

Nel corso degli anni, la Fondazione Prada ha ospitato un’impressionante serie di mostre che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama artistico. La sua programmazione si distingue per l’audacia e la profondità delle tematiche affrontate, spesso esplorando confine tra le discipline. Tra le esposizioni più significative degli ultimi anni si ricordano:

  • Kienholz: Five Car Stud (Fondazione Prada, Milano, 2016-2017): Una mostra dirompente che ha portato l’installazione monumentale di Edward Kienholz, trasportando il visitatore in una scena cruda e potente di violenza razziale.
  • Carne y Arena (Fondazione Prada, Milano, 2017-2018): L’installazione di realtà virtuale di Alejandro G. Iñárritu, che ha offerto un’esperienza immersiva e commovente sulla condizione dei migranti al confine tra Messico e Stati Uniti.
  • Pino Pascali (Fondazione Prada, Milano, 2024): Una vasta retrospettiva dedicata all’innovativo artista italiano, che ha indagato la sua breve ma intensissima carriera e il suo impatto duraturo sull’arte degli anni ’60.
  • Serial Classic (Fondazione Prada, Milano, 2015): Curata da Salvatore Settis e Anna Anguissola, questa mostra ha esplorato il concetto di serialità e copia nell’arte classica, mettendo in discussione la relazione tra originale e riproduzione.
  • Human Brains: It Begins with an Idea (Fondazione Prada, Venezia, 2022): Un progetto multidisciplinare che include un convegno scientifico e una mostra, indagando le complessità del cervello umano attraverso l’arte e la scienza.

La rigenerazione del quartiere Scalo Romana grazie a Fondazione Prada

Dall’inaugurazione a oggi, l’effetto della presenza di Fondazione Prada nel quartiere che ha preso il nome di Symbiosis, a Sud di Milano, è incredibile. In neanche una decina di anni la zona è finalmente sbocciata. Aprono ogni giorno nuovi locali, negozi e spazi d’arte. Laddove c’erano solo poche case anonime in una zona agricola e industriale, oggi si preparano ad aprire i battenti gli headquarters di imprese del lusso del calibro di Moncler, accanto a gallerie e spazi d’arte – si veda la galleria Scaramouche o la residenza per artisti Villa Clea – e al villaggio olimpico per Milano-Cortina 2026, in luogo del vecchio Scalo Romana.

L’esperienza a Fondazione Prada Milano: oltre le sale espositive

Visitare Fondazione Prada, a Milano, significa immergersi in un’esperienza culturale a 360 gradi. Oltre alle sale espositive, l’istituzione offre una serie di servizi e spazi che arricchiscono la visita, tra cui non si possono non citare i seguenti. 

Il Bar Luce

Il Bar Luce è un bar che evoca l’atmosfera dei caffè milanesi degli Anni ’50 e ’60, con un tocco di nostalgia e un’estetica inconfondibile. L’ambiente del Bar Luce è un omaggio ai caffè della vecchia Milano e al cinema neorealista italiano. I colori pastello, i tavoli in formica, le sedie e i banconi richiamano gli anni ’50 e ’60, creando un’atmosfera giocosa, accogliente e un po’ surreale, tipica dello stile di Wes Anderson, che lo ha disegnato.Ci sono anche flipper e un juke-box che aggiungono un tocco retrò. E il caffè è firmato dalla rinomata pasticceria Marchesi. 

Il Cinema Godard

Il Cinema Godard, sala di proiezione che propone ogni anno una ricca programmazione di film attentamente selezionati per permettere al pubblico di andare oltre la “pellicola”, stimolando riflessioni critiche sulla realtà e su tematiche di interesse attuale

L’Accademia dei Bambini

L’Accademia dei bambini propone progetti dedicati a bambini e famiglie e sviluppati da “maestre” e “maestri” appartenenti a vari ambiti come architettura, pedagogia, arte, scienza, regia, musica, che desiderano non solo insegnare, ma anche acquisire nuovi stimoli da questa innovativa esperienza formativa. 

Ristorante Torre, Fondazione Prada, Milano. Photo Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada
Ristorante Torre, Fondazione Prada, Milano. Photo Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada

Il Ristorante Torre

Il Ristorante Torre è situato al sesto piano della Torre, l’edificio più recente della Fondazione Prada, progettato da Rem Koolhaas con Chris van Duijn e Federico Pompignoli dello studio OMA. Offre un’esperienza culinaria raffinata con una vista panoramica mozzafiato su Milano. L’ambiente è elegante e sofisticato, ma allo stesso tempo accogliente. Il design interno è curato nei minimi dettagli, con arredi di design, opere d’arte contemporanea e grandi vetrate che inondano lo spazio di luce naturale e permettono di ammirare lo skyline milanese. La proposta gastronomica si concentra su una cucina italiana contemporanea, con un’attenzione particolare alla qualità delle materie prime e alla stagionalità. 
Senza dimenticare il Rooftop di Torre Prada. Situato proprio sopra l’omonimo ristorante è uno spazio raramente aperto al pubblico, che adesso ogni giovedì diventa un nuovo appuntamento cittadino grazie al cocktail e dj set Jam in Torre

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