Ritrovato un pezzo del Muro di Berlino nel quartiere centrale di Mitte. L’incredibile vicenda

È stata ritrovata una parte del Muro di Berlino, nascosta tra gli arbusti, in un elegante quartiere della città. A trovarlo è stato l’assessore comunale di Berlino per lo sviluppo urbano, Ephraim Gothe...

Molti di fronte alla notizia del ritrovamento in piena città di una porzione “sconosciuta” del famoso Muro, abbattuto a Berlino nel 1989, avranno pensato che si trattasse di una fake news. Per quanto incredibile, la notizia è, invece, proprio vera ed arriva direttamente dalle pagine del The Guardian. Ma com’è possibile che per quasi trent’anni una sezione della lunghezza di 20 metri sia passata inosservata? Ecco tutti i dettagli della clamorosa vicenda trapelata proprio in occasione del 57° anniversario della costruzione del Muro.

LA COSTRUZIONE DEL MURO

La vicenda legata alla costruzione del Muro, che per decenni ha separato in due Berlino e l’intera Germania, è nota. Alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, durante la conferenza di Jalta, la città di Berlino venne divisa in quattro settori distinti sotto il controllo degli Stati Uniti, dell’Inghilterra, della Francia e dell’Unione Sovietica. Negli anni ’60 con il peggiorare dei rapporti tra le potenze che incarnavano la filosofia capitalista e comunista e con l’avvento della Guerra Fredda, si decise di costruire un grande muro che divideva la città in est e ovest. Era il 13 agosto 1961. Da quel momento cessarono, di fatto, i rapporti tra i due lati della città: impossibile attraversare il confine o comunicare con l’altra parte. Quel simbolo di tirannia comunista venne rinforzato nella Berlino Est che costruì un altro muro più sottile così da rendere impossibile lasciare il proprio settore di appartenenza. Il 9 giugno 1989 i posti di blocco vennero riaperti e gli abitanti della Berlino sotto l’Unione Sovietica si riversarono a ovest. La Germania fu definitivamente unificata il 3 ottobre 1990 con la conseguente distruzione del Muro.

IL RITROVAMENTO

Sembra, quindi, impossibile che una porzione del muro sia sopravvissuta “senza essere vista” per quasi trent’anni nell’elegante quartiere centrale di Mitte. È stato l’assessore comunale per lo sviluppo urbano di Berlino, Ephraim Gothe, ad imbattersi inaspettatamente nella costruzione durante una visita ad un complesso residenziale appena edificato nella zona. “C’era un piccolo boschetto poco distante dall’edificio”, racconta Gothe al The Guardian, “ad un certo punto ci siamo imbattuti in un muro, tutti abbiamo immediatamente pensato la stessa cosa: potrebbe essere quello di Berlino? Qualcuno del gruppo ha suggerito che potesse essere un pezzo della barriera di difesa esterna del confine, costruita dai tedeschi dell’est per fermare chi voleva scappare. Era infatti più sottile e più piccola rispetto l’altra parte che era anche sormontata da un tubo di cemento. Così sono iniziati i primi studi che hanno confermato il nostro sospetto”. Un ritrovamento che ha stupito tutti a cominciare proprio dall’assessore. “Sono rimasto sorpreso da questo rinvenimento quasi fortuito”, racconta Gothe all’agenzia di stampa DPA, “potrebbero esserci chissà quante altre porzioni ancora da scoprire”. Anche Günther Schulsche della Berlin Wall Foundation, che si occupa della commemorazione per le vittime dell’olocausto e della storia del Muro, conferma quanto affermato dall’assessore e aggiunge che potrebbero esserci altre parti soprattutto nascoste tra gli alberi ai margini della città.

L’EAST SIDE GALLERY

Oggi meta di pellegrinaggio è l’East Side Gallery la più grande porzione di muro conosciuta, ancora esistente, che raggiunte quasi il chilometro e mezzo. Nel corso degli anni è stata interamente decorata da artisti internazionali che hanno voluto lasciare la propria testimonianza per contribuire a trasformare quel simbolo di separazione in un memoriale internazionale dove si celebra la libertà.

– Valentina Poli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

Scopri di più