La casa estiva di Pierre-Auguste Renoir a Essoyes diventa museo

Sta per essere inaugurata ad Essoyes, piccolo villaggio nella regione della Champagne, una nuova casa museo dedicata a Renoir

Nella corsa per diventare una meta turistica tutto sembra essere lecito anche l’idea di acquistare la casa di un famoso artista, riconvertirla in museo con interventi strutturali che modificano quasi completamente l’impianto architettonico, aprirla al pubblico nella speranza di rientrare il prima possibile degli investimenti messi in campo. Se poi hai la fortuna che l’artista che ha vissuto o soggiornato nella tua zona sia uno degli artisti più famosi della storia dell’arte, il gioco è fatto. È quello che deve aver pensato l’amministrazione comunale di Essoyes, piccolo villaggio di appena 700 abitanti nella regione della Champagne-Ardenne, che è pronta ad inaugurare la casa-museo di Pierre-Auguste Renoir (Limoges 1841 – Cagnes-sur-Mer 1919), uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo, che possedeva una casa proprio in quell’area.

LA STORIA DELLA CASA

L’edificio è stata acquistato da Renoir nel 1896, sei anni dopo aver sposato Aline Charigot, sua amante e musa ispiratrice, originaria proprio del posto. In un primo momento, la famiglia Renoir aveva deciso di stabilirsi definitivamente tra i vigneti della Champagne, ma le complesse condizioni di salute del pittore impressionista hanno costretto i Renoir a trasferirsi più a sud, a Cagnes-sur-Mer, cittadina della Provenza contraddistinta da un clima decisamente più mite. Qui Renoir ha fatto costruire una grande villa per la sua famiglia che, trasformata anch’essa in casa-museo, è oggi attrazione turistica da migliaia di visitatori l’anno. Nonostante il trasferimento in Provenza, Renoir ha continuato per tutta la vita a frequentare la casa di Essoyes durante l’estate.

DA CASA PRIVATA A MUSEO

Il consiglio comunale ha impegnato molti fondi per portare a termine il progetto: 600.000 euro solo per acquistare nel 2012 la casa da un erede di Renoir e oltre un milione di euro per ristrutturarla e convertirla in un museo. Impresa non semplicissima dato che l’edificio, che ha più di due secoli di vita, dovrà accogliere, nella migliore delle ipotesi, migliaia di persone. Un grosso impegno economico per un villaggio di così piccole dimensioni che spera di rientrare dell’investimento attirando folle di visitatori. Le premesse ci sono tutte visto che il piccolo studio di Renoir, che sorge in un edificio separato dal resto della casa e che è stato acquistato dall’amministrazione locale circa venti anni fa, attira da solo più di 10.000 persone l’anno. I lavori di ristrutturazione hanno riguardato il rafforzamento dei pavimenti, l’installazione di un ascensore per i disabili, la creazione di un’ampia sala, con un adeguato sistema di climatizzazione, che possa fungere da sala espositiva nella speranza che continuino ad arrivare opere prestate da altre istituzioni. Dal punto di vista meramente estetico si è seguita la traccia dei quadri di Renoir ambientati ad Essoyes per cercare di riportare la casa nelle condizioni in cui era alla fine dell’Ottocento.

IL SOSTEGNO DELLE ALTRE ISTITUZIONI FRANCESI

La casa museo sarà inaugurata il prossimo 3 giugno. Numerose istituzioni museali francesi stanno sostenendo l’apertura della casa-museo attraverso prestiti di opere d’arte. Arriveranno a Essoyes tre opere importanti di Renoir provenienti dal Musée des Beaux-Arts di Rouen, dal Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, dal Musée Renoir a Cagnes-sur-Mer. Non solo, il 17 giugno sarà inaugurata una mostra di dipinti dedicata a Renoir e i suoi amici impressionisti. Le 40 opere in mostra arrivano in gran parte dal Musée d’Art Moderne nella vicina Troyes e in parte dalla collezione privata di Picasso, che ammirava profondamente il maestro impressionista.

– Mariacristina Ferraioli

Du côté des Renoir
9 Place de la Mairie,
10360 Essoyes
https://renoir-essoyes.fr

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Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

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