Semestre europeo: è il turno dell’Estonia. Che porta la sua arte a Roma

Il 2017 è un anno importante per l’Estonia: da luglio a dicembre è infatti il suo turno alla presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, mentre si festeggia il decennale dell’ingresso nello spazio Schenghen.

Una visita in questo piccolo Paese baltico, popolato da appena 1.3 milioni di abitanti, rende immediatamente l’idea di come l’Europa possa essere percepita in maniera assai diversa a seconda dello Stato in cui si vive: se infatti in molte aree sono forti le spinte per l’exit, qui si respira tutt’altra aria, con un radicato senso di appartenenza. Ma di tutto questo vi parleremo in un ampio approfondimento sul numero autunnale di Artribune Magazine, con un reportage da Tallinn.
Intanto, se durante l’estate siete in cerca di un po’ di refrigerio, la capitale estone è un’ottima destinazione. A livello museale, il network del Kumu Art Museum la fa da padrone, con le sue cinque sedi sparse fra la città vecchia (ottimo esempio di borgo medievale, resistito sia ai bombardamenti del 1944 che ai progetti di brutale ammodernamento durante l’epoca staliniana) e le aree circostanti. La sede principale – che, anch’essa, festeggia dieci anni nel 2017 – è firmata dall’architetto finlandese Pekka Vapaavuori ed è una carrellata intensa sull’arte estone dal XVIII secolo agli Anni Novanta, con un focus particolarmente interessante sulla “Soviet Era” e un intenso programma di mostre temporanee.

LE ALTRE SEDI DEL PROGETTO

Nello splendido Parco Kadriorg si trovano altre due sedi: il Kadrioru, monumentale palazzo barocco fatto costuire da Pietro il Grande, e il Mikkeli Museum, che raccoglie le opere del collezionista Johannes Mikkel. Tornando alla città vecchia si incontrano le ultime due sedi: l’Adamson-Eric Museum, dedicato all’omonimo artista (la sede meno rilevante) e il Niguliste Museum, ospitato in una ex chiesa tardo gotica, con straordinarie opere realizzate da mastri di Lubecca, in particolare la Danza macabra (fine XV secolo) di Bernt Notke.
Molte gru punteggiano l’area urbana: segno che il movimento è importante, benché ancora molto ci sia da fare – in primis realizzare un accesso piacevole al Mar Baltico dall’interno della città. Intanto però l’Estonia guarda al resto dell’Europa, anche grazie all’impegno sul fronte dell’arte del collezionista Enn Kunila: un saggio di pittura estone, grazie a lui, è transitato al Museo Novecento di Firenze negli scorsi mesi, mentre è in programma una grande retrospettiva del pittore nazionale Konrad Mägi alla Galleria Nazionale di Roma, in apertura il prossimo 10 ottobre.

– Marco Enrico Giacomelli

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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