Salisburgo. Musica sempre e comunque

A Salisburgo c’è in pratica un festival al mese. Anche quando la bella città è innevata e gelida. Terminato quello del periodo natalizio, dal 27 gennaio (data della morte di Mozart) al 5 marzo si svolge quello di musica mozartiana. Ma anche una Biennale…

Nelle sale del Mozarteum, quest’anno il festival mozartiano ha proposto una strepitosa produzione di Lucio Silla. In attesa dei Festival di Pasqua, Pentecoste ed Estate, si sta allestendo la Biennale (1-17 marzo), un festival dove si coniuga visivo e musica contemporanea (in gran misura prime esecuzioni mondiali). Ormai diventato un appuntamento obbligatorio per chi segue l’arte moderna, sotto la direzione di Heike Hoffmann, la nuova edizione, come le passate, mette in connessione scultura e pittura contemporanea, il nuovo e la tradizione (sotto il profilo musicale).
La Biennale verrà inaugurata da un concerto di Peter Sadio che, con un ensemble di giovani percussionisti, eseguirà Ionisation di Edgard Varèse. Il programma della serata inaugurale comprende anche il Ballet Méchanique di George Anthel per quattro pianisti e Amérique di Varèse per otto mani.

Danza Preperata - photo Joao Messias

Danza Preperata – photo Joao Messias

La parte musicale del festival si svolge prevalentemente nei fine settimana. Hoffman ha allestito trenta appuntamenti di nuova musica con sei prime mondiali e ventiquattro prime per l’Austria in tre serie. La serie Zoom presenta compositori già di grande fama internazionale come Rebecca Saunders e Vinko Globokar; la serie Focus è rivolta principalmente al pianoforte: si esibiranno, in musica del XX secolo, GrauSchumacher Piano Duo, Fredrik Ullén, Nicolas Hodges, Marino Formenti e Stephen Drury; la serie Szenenwechsel, vale a dire teatro in musica (non necessariamente opera). Qui si vedrà e ascolterà Kalkwerk di Helmut Oehring, tratta da una novella di Thomas Bernhard e la Danza Preparata con musica di John Case, interpretatata da Silvia Bertoncelli e Rolf Hind.
In parallelo alcune notizie che interessano i giovani artisti. Antonio Méndes (spagnolo, 29 anni), Ben Gernon (britannico, 23 anni) e Lu Yu (cinese 23 anni) sono i tre finalisti del concorso Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award. Scelti tra 82 partecipanti (tra cui undici donne) da una giuria presieduta da Ingo Metzmacher, li vedrà in finale (dal 10 al 12 maggio) in parallelo con il festival di Pentecoste. Il direttore generale del festival Aexandre Perera – uno dei nomi spesso citati per la sovrintendenza del Teatro alla Scala – ha ricordato come in dieci anni l’iniziativa abbia dato un forte impulso alla carriera internazionale non solo del vincitore ma anche dei finalisti.

Ensemble musikFabrik - photo Klaus Rudolph

Ensemble musikFabrik – photo Klaus Rudolph

Inoltre, per la prima volta dalla sua istituzione sei anni fa, quattro dei cantanti del Young Singers Projec del Festival di Salisburgo hanno partecipato al MIDEM di Cannes. Il soprano ungherese Maria Celeng, il mezzo-soprano italiano Benedetta Mazzucato, il tenore austriaco Clemens Kerschbaumer e il baritono ucraino Yiuri Samoilov hanno entusiasmato il pubblico (rappresentanti di teatri, radio e case discografiche) con 17 arie di Handel, Hasse, Mozart, Mascagni, Massenet, Bizet, Rossini, Tchaikovsky, Britten e Verdi.

Giuseppe Pennisi

www.salzburgbiennale.at

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Giuseppe Pennisi

Giuseppe Pennisi

Ho cumulato 18 anni di età pensionabile con la Banca Mondiale e 45 con la pubblica amministrazione italiana (dove è stato direttore generale in due ministeri). Quindi, lo hanno sbattuto a riposo forzato. Ha insegnato dieci anni alla Johns Hopkins…

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