Il pianista più veloce del mondo è ucraino. Lubomyr Melnyk, inventore del nuovo stile continuous piano music, sarà live a Venezia

Spazio Aereo di Venezia si conferma luogo di sperimentazione con il suo Power Acoustic Weekend, previsto dal 4 al 6 marzo. Si tratta di un piccolo festival acustico che si apre con un’orchestra di world music improvvisata – la Go: Organic Orchestra – creata attraverso un workshop e diretta dal compositore americano Adam Rudolph, per […]

Spazio Aereo di Venezia si conferma luogo di sperimentazione con il suo Power Acoustic Weekend, previsto dal 4 al 6 marzo. Si tratta di un piccolo festival acustico che si apre con un’orchestra di world music improvvisata – la Go: Organic Orchestra – creata attraverso un workshop e diretta dal compositore americano Adam Rudolph, per concludersi la domenica, in cui i partecipanti al laboratorio musicale suonano insieme a Paolo Botti, uno dei migliori artisti jazz italiani nel campo della ricerca sperimentale. Al centro del festival – nella serata di sabato – l’esibizione più attesa: quella del pianista ucraino Lubomyr Melnyk, considerato tra i più veloci concertisti del mondo, in una delle sue rare performance dal vivo. Per l’occasione, in apertura del suo concerto, si esibirà la compositrice e cantante lettone Mionia, che accompagnerà Melnyk anche per alcuni brani del suo live. Di formazione classica, nei suoi quasi quarant’anni di carriera, trascorsi tra le influenze del minimalismo e le collaborazioni musicali negli Anni Settanta a Parigi, con la coreografa statunitense Carolyn Carlson, per i suoi spettacoli di danza contemporanea, Lubomyr Melnyk si dimostra un’inarrestabile innovatore.
Tanto da definire il suo linguaggio pianistico come continuous piano music: onde di note velocissime che danno vita ad un flusso perpetuo e magico, ai confini tra percezione melodica e viaggio immaginativo. Come se Terry Riley incontrasse Steve Reich sulle note di un pianoforte a coda. Scoperto tardi dal grande pubblico, con l’album del 2013 Corollaries – ricorda il Guardian –, il musicista ucraino viene incoronato come uno dei pianisti più veloci del mondo proprio grazie alla sua abilità nel sostenere la velocità di 19,5 note al secondo (quando normalmente se ne possono fare 13 o 14). Con un avvertimento da non sottovalutare se si vuole seguire questo nuovo stile: “In continuous music you can’t make a mistake because you are living the music with the piano. My fingers disappear”.

Claudia Giraud

http://www.lubomyr.com/

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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