Oursler. L’inatteso ritorno di Tony

Tutto scorre. Incubi, visioni, immagini fuggite dagli schermi dei media. Come un’eruzione dal più profondo degli inconsci. Ma è uno scioglimento visivo quello che si dispiega al nostro sguardo. Tony Oursler in mostra a Verona, alla FaMa Gallery, fino al 21 dicembre.

Chi ha familiarità con le opere di Tony Oursler (New York, 1957), viste tante volte in contesti nazionali e internazionali, potrebbe trovarsi un po’ spiazzato davanti a questo nucleo di nuovi lavori. Non ci sono solamente le videoprioezioni, molto più articolate e complesse di quelle realizzate in passato, ma anche collage e quadri animati. Il contenuto non è cambiato, semmai si è moltiplicato all’infinito, agitando l’immaginario più nascosto.  Ma se l’atmosfera allucinatoria e visionaria è immutata – semmai emerge con maggiore energia – è invece variata la proposta formale. E questo nuovo tipo di lavori nulla toglie ai due piani, semmai li fonde con più consapevolezza arrivando a un’espressività generale più efficace della sua poetica. Per comprendere l’evoluzione del processo compositivo basta confrontare Xes (2005) e Bitch Cycle (2012). Se la prima rimane nella dimensione individuale di un volto schiacciato e inquietante che vorrebbe dire qualcosa e sorride, nel secondo caso si deve parlare di una vers complessità multimediale che spazia attraverso la dimensione pittorica, scultorea e cinematografica.

Claudio Cucco

Verona // fino al 21 dicembre 2012
Tony Oursler – Dénouement
a cura di Danilo Eccher
FAMA GALLERY
Corso Cavour 25/27
045 8030985
[email protected]
www.famagallery.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudio Cucco

Claudio Cucco

Claudio Cucco (Malles Venosta, 1954) attualmente è residente a Rovereto. I suoi studi di Filosofia sono stati fatti a Bologna, è direttore della Biblioteca di Calliano (TN) e critico d’arte. S’interessa principalmente di arte contemporanea e di architettura e dell’editoria…

Scopri di più