Mettere e levare. Le poetiche opposte di Taxali e Shout

Una galassia di personaggi vaganti nel caos surreale di episodi onirici. Sul lato opposto, sospensioni di attimi lungo un margine di spaesamenti. Alla Galleria Colombo di Milano, fino al 29 marzo c’è Gary Taxali. E nello spazio “Little Circus” (fino al 17 marzo) c’è Shout.

Utilizza supporti riciclati per generare un eclettico universo immaginifico. Chiara e determinata l’impronta low-brow. Gary Taxali (Chandigarh, 1968, vive a Toronto) scolpisce un affresco pop surreale effervescente. Il suo nome è un “grido”, Shout (aka Alessandro Gottardo, Pordenone, 1977; vive a Milano) ma le sue opere sono vibrazioni silenti di paesaggi metafisici. Coesistono senza incontrarsi ma intensificandosi vicendevolmente a distanza, i due percorsi allestiti da Colombo. Perché se la strada tracciata da Taxali attraversa codici visivi in cui la ridondanza di segni è imponente – si vedano Fuckola, La Shucky, Hindi Love Song, Fure Sure – la parabola di Shout è segnata da un radicalismo stilistico icastico: Travel, Lost, Disconnected. Il primo mette insieme strati di memorie con l’utilizzo di francobolli e timbri, e con la scelta di supporti segnati da preesistenze che contaminano la creazione. L’altro congela attimi come eterni vuoti. Senza un prima e senza un dopo.

Caterina Misuraca

Milano // fino al 29 marzo 2012
Gary Taxali – Selected Works
Milano // fino al 17 marzo 2012
Shout – Dazed Indigo
GALLERIA ANTONIO COLOMBO
Via Solferino 44
02 29060171
[email protected]
www.colomboarte.com


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Caterina Misuraca

Caterina Misuraca

Caterina Misuraca nata a Lamezia Terme nel 1976. Vive e lavora a Milano. Laurea all’Università di Bologna in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo. Giornalista di cronaca, politica, costume e società. Curatrice mostre d’arte sociale (tra queste: OggettInstabili…

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