La seconda vita dei collant

Scarpe, parrucche e collant. Oggetti che evocano il mondo femminile, ma in modo metafisico e obliquo. Una mostra in contemporanea in due spazi, a Napoli e Roma, per Martin Soto Climent. Alla T293, fino al 7 marzo.

Calze di nylon allungate all’inverosimile e intrecciate a formare un enorme dipinto-installazione astratto. Oppure mixate con una parrucca e un paio di scarpe da fare invidia alla strega del Nord del Mago di Oz, in un improbabile collage buñueliano. L’artista messicano Martin Soto Climent (Città del Messico, 1977) usa gli spazi di T293 nelle sue sedi di Roma e Napoli per dispiegare un progetto che parte da oggetti funzionali e legati all’immagine femminile e approda a una metafisica riflessione sul guardare, in questo caso frutto del “ritaglio” obbligato dall’assemblage di cornici, sottolineato dallo straniante uso dei collant, i quali veicolano anche una serpeggiante ipotesi voyeuristica.

La scelta di impiegare oggetti funzionali per stabilire nuove modalità di relazione con la realtà non è nuova per l’artista, che stavolta sceglie di richiamarsi a oggetti portatori di cliché legati alla seduzione, divertendosi a suggerire nuove prospettive possibili.

Chiara Ciolfi

Roma // fino al 7 marzo 2012
Martin Soto Climent – La Alcoba Doble
T293
Via dei Leutari 32
06 83763242
[email protected]
www.t293.it


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Chiara Ciolfi

Chiara Ciolfi

Chiara Ciolfi (Roma, 1987) è laureanda in Storia dell’Arte presso l’Università di Roma La Sapienza. Si interessa di arte contemporanea in tutte le sue forme, con un accento particolare sull’editoria e le riviste di settore. Ha collaborato con Exibart dal…

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