A Roma un progetto d’arte diffuso nei quartieri meno turistici della periferia

Si snoda tra il Mandrione, il Quadraro, il Tuscolano, “Il racconto dell’acqua” progetto ideato per mettere in relazione persone e comunità intrecciando riflessioni su memoria, sostenibilità e valorizzazione del territorio, attraverso pratiche artistiche diverse

È il Settimo Municipio lo scenario in cui si svolge Il Racconto dell’Acqua, progetto curato da Adriana Polveroni, che intreccia un dialogo tra arte contemporanea e città sul valore simbolico e ambientale dell’acqua. Una narrazione condivisa e partecipata che, lungo un itinerario diffuso tra parchi, acquedotti e spazi pubblici nei quartieri meno turistici della città, trasforma l’autunno romano in una preziosa occasione di scoperta, crescita e inclusione.
“Il progetto” racconta Adriana Polveroni, “concepito con l’Associazione Culturale Ciel’in città per rispondere all’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum 2025 – di cui è vincitore – ruota intorno alla connessione di Roma con l’acqua, elemento vivo e fortemente presente nella Capitale, non solo per il Tevere ma anche per le fontane di cui è costellata e gli acquedotti da cui è attraversata, capolavori di ingegneria da cui sono stata sempre affascinata. Così, sulla base di questo tema, da sempre fonte di ispirazione per gli artisti, abbiamo organizzato questa manifestazione che articolata in diversi appuntamenti porta l’arte ove solitamente non è presente”. 

Alfredo Pirri, Monumento a Don Roberto Sardelli
Alfredo Pirri, Monumento a Don Roberto Sardelli

I primi appuntamenti de “Il Racconto dell’Acqua” nel VII Municipio di Roma 

A settembre l’Acquedotto Felice è stato lo scenario della rassegna di video proiezioni a cura di Bruno Di Marino. Mentre al Lago Bullicante – Ex Snia e al Parco di Tor Fiscale, ci sono state le tappe dedicata a pittura en plein air e intelligenza artificiale con Paolo Assenza (Roma, 1974), Luca Grechi (Grosseto, 1985), Giulia Apice (Frosinone, 1977), Maddalena Scuderoni (Roma, 1988) e Matteo Basilé (Roma, 1974). Nello stesso periodo hanno avuto luogo le performance. Iginio De Luca (Formia, 1966), per Histoires d’eau, ha attraversato il VII Municipio, con un’autobotte, usata non per la distribuzione dell’acqua, ma per diffondere, pensieri, sogni e speranze degli abitanti della zona, precedentemente raccolti e campionati. Pamela Pintus a spazio Y ha restituito, attraverso testimonianze, una performance di disegno acquatico come gesto di memoria e immersione sensibile. 

…e quelli di novembre  

Novembre si è aperto con la presentazione, al Laghetto di Roma Vecchia, nel Parco dell’Appia Antica, de La fontana delle brume, di Paolo Assenza. Un dispositivo poetico ed ecosostenibile che si attiva, sul far della sera, grazie alla condensazione dell’umidità atmosferica. Il processo, frutto di una lunga ricerca, modifica, lentamente ma con delicata fermezza, l’opera stessa, diventando metafora di come l’ascolto e il cambiamento siano le più autentiche forme di equilibrio. E prosegue il 29 novembre con l’attivazione negli spazi di Pianobi, di Ri-Sorgente, fontana zoomorfa, di Laurent Le Deunff (Bordeaux, 1977), a cura di Isabella Vitale, pensata per intrecciare arte, rito e speranza, attraverso il coinvolgimento dei visitatori invitati a lanciare una monetina, sempre realizzata dall’artista, per esprimere un desiderio.  

Al Mandrione, l’omaggio di Alfredo Pirri a Don Sardelli per “Il racconto dell’Acqua”  

Lo stesso giorno, il programma si conclude in zona Mandrione, nei pressi della Fontana Clemente XII, dove Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) inaugura il Monumento a Don Roberto Sardelli. “Installazione che nasce in uno dei territori più stratificati e simbolici della periferia romana, segnato dal lavoro instancabile del prete” osserva la curatrice, Adriana Polveroni, “figura chiave per la comunità locale e fondatore nel 198, di una scuola di flamenco che divenne centro culturale e punto di riferimento sociale”. Il monumento prende forma da un traliccio elettrico esistente, rimasto sull’acquedotto come traccia di un passato fatto di conquiste civili e accesso ai servizi essenziali; di cui Pirri valorizza la struttura trasformandola in una croce luminosa attraverso la foglia d’oro e una luce diretta per renderla visibile anche la notte, sia da via Tuscolana che da via del Mandrione. 

Un progetto artistico e formativo per portare l’arte dove non c’era 

In linea con gli obiettivi dell’Associazione Culturale Ciel’in città, nata per contrastare l’abbandono scolastico, Il racconto dell’acqua, si propone come un percorso culturale oltre che artistico; caratterizzato anche dall’organizzazione di numerosi laboratori e workshop che tanto nelle scuole quanto nei centri culturali hanno riscosso grande successo, in termini di presenze e partecipazione. “Dimostrando”, conclude la curatrice “come il parallelismo tra acqua e arte sia concreto, dal momento che sono entrambe fonte vita, l’una per il corpo e l’altra per la mente e il pensiero”.

Ludovica Palmieri

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Ludovica Palmieri

Ludovica Palmieri

Ludovica Palmieri è nata a Napoli. Vive e lavora a Roma, dove ha conseguito il diploma di laurea magistrale con lode in Storia dell’Arte con un tesi sulla fortuna critica di Correggio nel Settecento presso la terza università. Subito dopo…

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