Con questo allestimento prende avvio un progetto espositivo dedicato alla grafica italiana, intesa nella più larga accezione del termine, che si propone di fotografare e offrire, tra dimensione orizzontale e esposizioni verticali, i risultati più recenti del graphic design contemporaneo. E lo fa attraverso i lavori di ventiquattro progettisti italiani, dai nomi più affermati e autorevoli fino a quelli giovani e promettenti, ciascuno con il proprio mondo e la propria storia, diversi tra loro per formazione, età, cultura e linguaggi.
Parliamo di Signs, mostra con la quale Base – l’hub creativo nato lo scorso anno a Milano negli spazi dell’ex-Ansaldo – concretizza il proprio impegno in un settore specifico e di grande attualità: al secondo piano della struttura di Via Bergognone, fino al 20 dicembre a tenere banco sono 24 isole, 24 tavoli dedicati ad altrettanti creativi della grafica italiana che presentano alcuni lavori, prevalentemente su carta e su tessuto, di studi grafici e individualità del mondo della linea.
Come una sorta di suq, organizzato per corporazioni, Signs mette in dialogo differenti generazioni, tra il tavolo/isola di Italo Lupi, il mokeup di Origoni Steiner, gli incantesimi di Pietro Corraini, le strutture ricorsive di Federico Pepe, le segmentazioni di Massimo Pitis, ma anche i restyling e i casi di successo di Leftloft e di Leonardo Sonnoli. Un segnale, forse, di quanto la grafica possa mantenere presa analogica sulle virtualità digitali: noi vi mostriamo tuto nella fotogallery…
– Ginevra Bria
Signs. Grafica italiana contemporanea
BASE
Via Bergognone 34 – Milano
base.milano.it