300mila dollari, la regista Elizabeth LeCompte vince negli USA il Gish Prize. Ma ci sono premi d’arte ancora più ricchi

Il riconoscimento promosso dall’attrice Lillian Gish è il più munifico ad un singolo creativo: lo hanno vinto anche Spike Lee, Frank Gehry, Maya Lin, Bob Dylan. Ma l'Abraaj Capital Art Prize assegna in totale 1 milione di dollari

Con il relativamente recente ingresso nell’agone artistico internazionale di soggetti dalle grandi capacità economiche provenienti da aree fino a qualche decennio fa lontane da questo ambiente, ha portato con sé anche l’infittirsi di premi e riconoscimenti vari assegnati agli artisti, di dimensioni monetarie spesso imprevedibili. Eppure, non può non far notizia un premio che – nei “vecchi” Stati Uniti – assegna ogni anno ben 300mila dollari “ad un artista che spinga un po’ più avanti i confini di una forma d’arte, contribuendo ai cambiamenti sociali”. Si chiama Dorothy and Lillian Gish Prize, è stato istituito nel 1994 per volontà dell’attrice Lillian Gish, e negli anni passati è stato attribuito a personaggi come il regista Spike Lee, l’archistar Frank Gehry, l’artista Maya Lin, il leggendario cantautore Bob Dylan. Quest’anno, giunto alla sua  ventitreesima edizione, il premio incorona Elizabeth LeCompte, pioniera del teatro sperimentale e membro fondatore nonché direttrice di The Wooster Group, gruppo attivo tra teatro, cinema, video e danza. Il riconoscimento sarà assegnato nel mese di novembre con una cerimonia privata al Whitney Museum of American Art di New York.

NASHER PRIZE, 100MILA DOLLARI AL FRANCESE PIERRE HUYGHE
300mila dollari, una cifra decisamente faraonica, specie in un momento storico in cui la crisi economica generalizzata ha stretto le cinghie anche nell’ambito dell’arte contemporanea. Ma si tratta del più ricco premio al mondo? Siamo andati a scavare fra notizie e archivi, in una materia in cui la verità è sempre relativa, con premi che nascono e muoiono dopo la prima edizione, altri che soffrono di carenze di comunicazione. E se il Gish Prize tiene la corona di riconoscimento più munifico assegnato ad un singolo artista, non ne mancano di assai più ricchi, che però premiano più vincitori. In testa c’è l’Abraaj Capital Art Prize, assegnato negli Emirati Arabi Uniti e destinato a sostenere la crescita dell’arte contemporanea in Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale, dotato di ben 1 milione di dollari che si spartiscono equamente i 5 vincitori. Ricchissimo anche il Praemium Imperiale della Japan Art Association, che da pochi giorni ha decretato i vincitori della sua edizione 2016, e che nelle sue 5 categorie mette sul tavolo qualcosa come 650mila euro. A seguire, nella nostra graduatoria, c’è il Plastov Prize, nato in Russia per promuovere l’arte figurativa contemporanea nello stile del pittore Arkady Plastov, a cui è appunto intitolato: oltre 600mila dollari in totale, ma da suddividere fra i vincitori di ben 16 categorie. Seguono, appaiati attorno ai 250mila dollari di ammontare, l’americano ArtPrize e il portoghese Gulbenkian Prize, mentre nell’area dei 100mila dollari – cifra comunque ragguardevole – ce ne sono diversi, dagli americani Bucksbaum Prize e Hugo Boss Prize all’ucraino Future Generation Art Prize, allo svizzero Prix Pictet, fino all’altro americano Nasher Prize, anche questo fresco di assegnazione dell’edizione 2017 all’artista francese Pierre Huyghe.

www.gishprize.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più