C’è anche un intervento di Michel Houellebecq (anzi due) nella Biennale Manifesta a Zurigo

Uno scrittore affascinante e controverso, al suo debutto come artista. Mente, mani cuore di Michel Houllebecq, nel suo intervento presentato a Manifesta 11...

Che Michel Houellebecq fosse in grado di affrontare temi di carattere sociale era praticamente inutile dirlo. Lo scrittore e poeta francese, al secolo Michel Thomas, nato nel 1956, è famoso in tutto il mondo per le sue opere letterarie allo stesso tempo ficcanti e provocatorie come Le Particelle elementari o Sottomissione.
Ma che fosse anche in grado di fare l’artista visivo è un altro paio di maniche. E invece… Christian Jankowski, curatore di Manifesta 11, ha invitato Houellebecq a presentare due interventi. Il primo – di cui vi parliamo – è inserito nell’ambito delle nuove produzioni (le joint ventures che Jankowski ha creato tra gli artisti da lui invitati in mostra e professionisti&artigiani della città) e lo ha visto lavorare a confronto con il dottor Henry Perschak del Medical Assessment Center, Klinik Hirslanden. Per la sua prima volta come artista visivo, lo scrittore si è sottoposto ad uno screening completo della salute con alcuni specialisti svizzeri.

Michel Houellebecq installazione per Manifesta 11

Michel Houellebecq installazione per Manifesta 11

COME STAI HOUELLEBECQ?
I risultati di questo processo si trovano alla clinica Hirslanden, ma anche all’Helmaus, nel centro della città, a contatto con molti degli altri colleghi coinvolti dal curatore tedesco per Manifesta: qui i visitatori possono vedere gli Rx e le RM del suo cuore, il pompaggio del sangue, lo stato di salute delle sue mani e della testa (peraltro gli organi maggiormente coinvolti nel lavoro di scrittore) e sono autorizzati a portare via una stampa dell’elettrocardiogramma e delle analisi del sangue dell’ “artista” (oltre che vedere quanto ha speso per i test, grazie alle fatture). Il corpo rappresenta il presente, l’analisi di quel momento nel dato luogo, e ogni test è in realtà una fotografia interiore. Per dirla con lui, citando Sottomissione, “la nostalgia non è un sentimento estetico, e non è neanche legata al ricordo della felicità […] il passato è sempre bello, lo è anche il futuro. A far male è solo il presente, che portiamo con noi come un ascesso di sofferenza che ci accompagna tra due infiniti di quieta felicità.”

– Santa Nastro

http://m11.manifesta.org/

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Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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