Le stelle e il sacro: a Bergamo e dintorni, tra fiumi, valli e pezzi di storia, torna il Festival deSidera

Un calendario ricco di spettacoli porta a Bergamo il meglio del teatro contemporaneo italiano. Dal Teatro delle Albe, ad Angela Demattè, al Faber Teater: tutti i protagonisti del Festival deSidera

Da giugno a ottobre in arrivo più di trenta spettacoli in altrettanti luoghi suggestivi del bergamasco: prime nazionali e regionali, in gran parte ad ingresso gratuito. “Tante storie. Dal Vangelo a Shakespeare, da Omero a Beckett. Storie di eroi, di santi, di bestie. Storie che ci fanno volare con l’immaginazione, ma capaci di riportare le ferite del mondo in cui viviamo, le sue contraddizioni”: Luca Doninelli, co-direttore artistico, assieme a Gabriele Allevi, del Festival deSidera – Teatro e territorio, introduce la 14esima edizione della composita manifestazione.
Alcune segnalazioni. È in prima nazionale Enoch Harden del Teatro degli Incamminati, popolarissima storia di mare e di amore scritta dal poeta inglese Alfred Tennyson nel 1864. Doppio appuntamento con il Teatro delle Albe: in programma Rumore di Acque, monologo che racconta la strage di migranti nel canale di Sicilia, e l’anteprima di Maryam con Ermanna Montanari, “un lavoro per parlare della Madonna, definita nel Corano ‘la veritiera’, e delle donne palestinesi che la invocano fuori dalla grotta di Nazareth  perché con lei condividono la morte di un figlio”.

Ermanna Montanari interpreta Maryam

Ermanna Montanari interpreta Maryam

STORIE SACRE E PROFANE
Arianna Scommegna
è protagonista del Magnificat di Alda Merini, mentre il piemontese Faber Teater presenta Stabat Mater, esperienza acustica che, attraverso il linguaggio del teatro musicale e la drammatizzazione dei canti, ripropone il vasto repertorio sacro con lingue e mondi diversi. Il Teatro dell’Orsa è in calendario con A Ritrovar le Storie, “spettacolo che si porge con poesia, commozione e ironia a un pubblico di tutte le età” e Angela Demattè è in scena con Mad in Europe, premio Scenario 2015, storia surreale di una donna impazzita al Parlamento Europeo che non ricorda più la sua lingua madre e riesce a parlare solo un dialetto informe. “L’immagine del contadino che, distogliendo per un istante gli occhi dal solco, li solleva verso le stelle, cercandovi i segni di un destino buono (di qui la parola desiderio, ‘trarre auspici dalle stelle’) è quella che ci rappresenta meglio. Il corpo e la mente ben saldi a terra, ma con il cuore capace di giungere alle stelle” conclude Luca Doninelli. “Questo è DeSidera. Contro tutte le crisi”.

-Michele Pascarella

http://www.teatrodesidera.it/

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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