Milano celebra Boccioni. Da Palazzo Reale le immagini della grande mostra per il centenario dalla morte dell’artista anima del Futurismo

L’iniziativa fa parte del programma di Ritorni al futuro, programma culturale che propone oltre cento appuntamenti a Milano, tra mostre, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri, con l’obiettivo di portare al centro della riflessione pubblica l’idea di futuro, tra passato e contemporaneità. 280 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e […]

L’iniziativa fa parte del programma di Ritorni al futuro, programma culturale che propone oltre cento appuntamenti a Milano, tra mostre, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri, con l’obiettivo di portare al centro della riflessione pubblica l’idea di futuro, tra passato e contemporaneità. 280 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti. Per la prima volta, nella ricorrenza del centenario della morte, Milano rende omaggio a Umberto Boccioni (1882-1916), riunendo il patrimonio dell’artista dalle collezioni e dagli archivi dei suoi musei (Camera di Commercio, Castello Sforzesco, Galleria d’arte Moderna, Gallerie d’Italia, Museo del Novecento, Pinacoteca di Brera) il primo al mondo per consistenza e rappresentatività. Palazzo Reale presenta Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria, mostra che sarà allestita successivamente al MART di Rovereto dal 4 novembre 2016 al 19 febbraio 2017. A partire dalla formazione dell’artista, le prime sale presentano una serie di pietre miliari strutturali del percorso, come l’Autoritratto del Castello Sforzesco, o i tre Diari di Boccioni, stesi tra il 1907 e il 1908, prestito dalla Getty Research Library di Los Angeles. Nei diari sono registrate numerose opere presenti in mostra come l’Autoritratto di Brera, il Romanzo di una cucitrice, Campagna lombarda e Beata Solitudo Sola Beatitudo. La mostra dopo poche sale espone la notissima La fidanzata a Villa Borghese di Giacomo Balla della Galleria d’Arte Moderna di Milano, un’opera esemplare della pittura divisionista, esposta a fianco di Campagna romana della Collezione Città di Lugano, dipinto che Boccioni eseguì a Roma mentre era allievo di Balla, nel 1903.

DIVISIONISMO, ESPRESSIONISMO, FUTURISMO
Il percorso prosegue emancipando le influenze delle diverse correnti figurative europee coeve e della tradizione classica e rinascimentale, con le prime prove nell’ambito del Futurismo ancora profondamente legate alle esperienze del Divisionismo e dell’Espressionismo alle quali Boccioni si accosta, tra Venezia e Milano. Dando particolare attenzione a figure quali Segantini, Previati e Fornara. Per la sezione Boccioni Futurista: Pratica e Teoria, le opere esposte a Palazzo Reale, rappresentazione futurista della città industriale moderna, sono allestite insieme ai 60 disegni del Castello Sforzesco, filo conduttore del percorso espositivo. La mostra è concepita in ordine cronologico e per nuclei tematici, proponendo scritti e documenti identificati e catalogati di recente alla Biblioteca Civica veronese. Da non dimenticare una rassegna stampa futurista riunita a partire dal 1911, alcuni libri, appunti sciolti e fotografie e una raccolta di ritagli di riproduzioni artistiche. Si tratta in questo caso di un atlante di modelli, una sorta di album elaborato da Boccioni nella sua fase prefuturista, utilizzato come studio e diario visivo: alcune delle opere citate in questo Atlante sono state presentate in mostra, da lavori di Richard Miller, a Jacques Emile Blanche, a Frank Brangwyn; lavori posti accanto a quelle opere di Boccioni per verificarne le corrispondenze. Sezione, quest’ultima, che approfondisce temi e aspetti cruciali della poetica di Boccioni come lo sviluppo del concetto del dinamismo in rapporto alla figura umana (La donna al caffè, Milano, Museo del Novecento), il ritratto (Materia, raffigurante il ritratto della madre, collezione Mattioli), la veduta paesaggistica e urbana (Le officine di Porta Romana, Milano, Gallerie d’Italia). L’inaugurazione è prevista per il 23 marzo: noi l’abbiamo vista nelle ultime fasi dell’allestimento, e vi anticipiamo una ricca fotogallery…

Ginevra Bria

Dal 23 marzo al 10 luglio 2016
Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e memoria
a cura di Francesca Rossi con Agostino Contò
Milano, Palazzo Reale
www.palazzorealemilano.it

 

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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