Giorgione, Carpaccio, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, Tiziano, Lorenzo Lotto, Pietro Lombardo. Nomi che la storia ha riconosciuto fra coloro che consegnarono a Venezia una stagione unica e irripetibile nella storia della cultura europea e occidentale. Una stagione che sarebbe però stata molto diversa senza la presenza in Laguna di un personaggio mai abbastanza valorizzato: mai fino ad oggi, che alle Gallerie dell’Accademia si apre al pubblico la mostra Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia. È lui il personaggio a cui accennavamo, a lui furono legati gli artisti citati, che oggi arrivano in mostra ad illustrare la sua parabola: la storia dell’uomo che ha inventato il libro moderno e il concetto stesso di editoria, facendo di Venezia la capitale internazionale della stampa.
MANUZIO DIVENTA PAPERUS PICUTIUS PER UNO SPECIALE DISNEY
“Prima di lui, gli artisti non conoscevano i classici greci e latini”, ci raccontava qualche tempo fa Cesare de Michelis, il grande editore anima di Marsilio, promotore della mostra in omaggio al celebre stampatore nel quinto anniversario della morte. “Lui fu il primo a stamparli, e quindi a diffonderli: e l’influenza su tutto il mondo, e anche sull’arte, fu dirompente. Basti pensare ad esempio a Giovanni Bellini: fino ad allora dipingeva soltanto temi religiosi, grazie a lui iniziò a raffigurare scene mitologiche“. E la preview veneziana è stata un grande evento curato da Guido Beltramini, Davide Gasparotto, Giulio Manieri Elia, che resterà visibile fino al 19 giugno 2016, intercalata dalle gag di Paperino, il fumetto che dedicherà a Manuzio – alias Paperus Picutius – una storia ad hoc: noi c’eravamo, e vi raccontiamo tutto con l’ampia fotogallery…
http://www.mostraaldomanuzio.org