Ri-vivere la città. Urbanistica e architettura protagoniste tra Shenzhen e Hong Kong per l’edizione 2015 della cinese Bi-city Biennale: ecco cosa ci sarà da vedere

Istituita nel 2005, la Shenzhen Bi-city Biennale of Urbanism\Architecture ha costruito negli anni una piattaforma di comunicazione per le scene creative internazionali, a Shenzhen e Hong Kong. “Due città, una Biennale”: il suo approccio ha abbattuto le barriere poste dalle biennali tradizionali, dando una sfumatura democratica all’intera manifestazione. Nella ricerca di stabilire un sistema artistico […]

Istituita nel 2005, la Shenzhen Bi-city Biennale of Urbanism\Architecture ha costruito negli anni una piattaforma di comunicazione per le scene creative internazionali, a Shenzhen e Hong Kong. “Due città, una Biennale”: il suo approccio ha abbattuto le barriere poste dalle biennali tradizionali, dando una sfumatura democratica all’intera manifestazione. Nella ricerca di stabilire un sistema artistico di livello, opera in conformità con le pratiche internazionali, per iniettare nuova creatività sulla scena cinese, contribuendo a migliorare la competitività culturale.

RIUTILIZZO E RIFACIMENTO DI SPAZI URBANI ESISTENTI
La sesta edizione – titolo Re-living The City – esplora il riutilizzo e il rifacimento di spazi urbani esistenti, mostrando come i progettisti possano lavorare per rendere la città più utile e sostenibile. Curata quest’anno da Aaron Betsky, presenta fino al 28 febbraio 2016 14 padiglioni nazionali, regionali e tematici, con cinque mostre principali: Collage City 3D, a cura dello stesso Betsky; Pearl River Delta 2.0 a cura di Doreen Heng Liu, per un rapporto più equilibrato tra persone, tecnologia e ambiente; Radical Urbanism a cura di Alfredo Brillembourg e Hubert Klumpner, per tracciare una breve storia dei contributi dei cittadini che hanno rimodellato il tessuto urbano alle loro esigenze; Maker Maker a cura di Benjamin Ward, per spiegare come nuovi strumenti di produzione stiano stimolando un rinnovamento democratico trasformando tutti in potenziali creatori; Social City a cura di Renny Ramakers, piattaforma online in grado di unire il fisico con il digitale.

STUDIO NEMESI RACCONTA PALAZZO ITALIA ALL’EXPO
Tra gli eventi da segnalare, inoltre, la partecipazione italiana di studio Nemesi, invitato a parlare di Palazzo Italia – Milan, Expo 2015: Towards a concrete utopia. La Biennale si svolgerà principalmente presso l’ex Dacheng Farina Factory, un complesso industriale costruito nel 1980 ed oggi trasformato in spazio espositivo sotto la direzione del team curatoriale Node, ma anche presso lo Xipu New Residence, nel Longgang District. Con circa 770 mostre e 310 attività all’attivo, ha attirato negli anni oltre 860mila visitatori da tutto il mondo, esplorando temi cari allo sviluppo urbano e rurale cinese. Da quest’anno inoltre, rafforzerà ulteriormente il suo ruolo di piattaforma di conoscenza con la UABB School, con programmi pubblici, talks di docenti, simposi, workshops, dal titolo Aformal Academy – RE: Learning The City. Ecco alcune delle attività proposte:

Photography Workshop
The Future of Architecture: Architecture Education Symposium
Aformal Academy – RE: Learning the City: Scholastic Symposium
LEGO Building Shenzhen Brick by Brick
Art World: Dynamics Between Urban and Rural Area
Victoria and Albert Museum Symposium: Unidentified Acts of Design
China’s Turn
Toy Design
AD Launch Event: Mass Customised Cities issue
Rethinking Urban Renewal Symposium

– Giulia Mura

www.szhkbiennale.org

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Giulia Mura

Giulia Mura

Architetto specializzato in museografia ed allestimenti, classe 1983, da anni collabora con il critico Luigi Prestinenza Puglisi presso il laboratorio creativo PresS/Tfactory_AIAC (Associazione Italiana di Architettura e Critica) e la galleria romana Interno14. Assistente universitaria, curatrice e consulente museografica, con…

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