Il DOM di Bologna festeggia Tadeusz Kantor nel centenario della nascita. Un incontro, alcune videoproiezioni, una mostra fotografica e due laboratori di scenografia

Un pro-memoria forse utile: Tadeusz Kantor è stato un pittore, scenografo e regista teatrale polacco che “attraverso una accentuatissima semplificazione dei mezzi espressivi e una ‘scenografia in movimento’ in cui il corpo dell’attore diviene elemento strutturale di significazione, ha dato garbata e ironica espressione alla tragedia della condizione umana”. Tra i suoi spettacoli più significativi: […]

Un pro-memoria forse utile: Tadeusz Kantor è stato un pittore, scenografo e regista teatrale polacco che “attraverso una accentuatissima semplificazione dei mezzi espressivi e una ‘scenografia in movimento’ in cui il corpo dell’attore diviene elemento strutturale di significazione, ha dato garbata e ironica espressione alla tragedia della condizione umana”. Tra i suoi spettacoli più significativi: La classe morta, 1975 e Crepino gli artisti, 1986.
Nell’ambito del programma La misura del teatro, che in questo mesi abita gli spazi del DOM di Bologna, dal 7 all’11 aprile l’opera di Kantor è indagata attraverso la partecipazione di studiosi che hanno approfondito la dimensione materica del suo lavoro e di artisti che furono suoi collaboratori. Si comincia con l’incontro pubblico Tadeusz Kantor. Cento di questi giorni cui partecipano il critico teatrale Renato Palazzi, che ha dedicato a Kantor uno dei libri più interessanti editi in Italia, lo studioso Andrea Mancini, autore di numerose importanti opere sull’artista polacco, e lo scenografo Daniele Spisa, che collaborò con lo stesso Kantor. L’incontro è seguito da una proiezione di materiali filmici e documentari.
Sono in programma due laboratori di scenografia: L’oggetto in scena: tre giorni di applicazioni manuali, rivolto agli studenti di scenografia e ai professionisti, condotto da Daniele Spisa e In cima al teatro, dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni, condotto da Febo Del Zozzo di Laminarie. Al Cinema Lumière è proiettato il film Umarla klasa (La classe morta), realizzato nel 1977 per la televisione polacca da Andrzej Wajda. Infine: nel foyer del DOM è ospitata per tutta la durata del progetto la mostra fotografica Wielopole, Wielopole di Antonio Sferlazzo, che seguì la preparazione dello spettacolo di Kantor in Italia.

– Michele Pascarella

http://www.lacupola.bo.it/

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Michele Pascarella

Michele Pascarella

Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione sotto la guida di noti maestri ravennati. Dal 2010 è studioso di arti performative, interessandosi in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche.

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