A Genova inaugura White Hole: debutto con un film di Space Caviar. Galleria, project space, piattaforma di dibattito sociopolitico

Di natura speculativa, ispirato al concetto di astrofisica del buco bianco, White Hole nasce come una piattaforma che mette in relazione diverse figure professionali internazionali, che hanno come mission quella di indagare, documentare e discutere le forze visibili e invisibili proprie della forma del paesaggio contemporaneo. Gli architetti e curatori del progetto, Lorenza Baroncelli, Marco […]

Di natura speculativa, ispirato al concetto di astrofisica del buco bianco, White Hole nasce come una piattaforma che mette in relazione diverse figure professionali internazionali, che hanno come mission quella di indagare, documentare e discutere le forze visibili e invisibili proprie della forma del paesaggio contemporaneo. Gli architetti e curatori del progetto, Lorenza Baroncelli, Marco Ferrari, Joseph Grima, Antonio Ottomanelli ed Elisa Pasqual concentrano il focus dell’attività del nuovo project space che si inaugura a Genova nella produzione e diffusione di indagini critiche in relazione al rapporto tra tecnologia, autorità, paesaggio e vita quotidiana. La funzione della galleria, inaccessibile dall’esterno, e quindi di conseguenza sempre aperta, è anche quella di mantenere vivo un dibattito critico all’interno dello spazio virtuale e di dominio pubblico.
L’nnovativo project space si inaugura con la proiezione del film Fortess of Solitude di Space Caviar (Simone C. Niquille), che potrà essere visionato fino a fine febbraio. Il film sperimentale, suddiviso in tre capitoli, analizza il metodo in cui la tecnologia viene utilizzata per rendere le nostre abitazioni più intelligenti. Evidenziando il paradosso che va a formarsi mettendo in contrapposizione la continua ricerca del comfort e lo spasmodico desiderio di sicurezza, entrambi conseguenti all’automazione dei contemporanei spazi abitativi; e sottolinea la genesi di due pensieri apparentemente opposti come la paranoia e l’orgoglio del proprietario di casa. Attraverso la sceneggiatura visiva si può seguire un percosso di architetture domestiche e fortuite abitazioni, dalla Torre Nakagin a Tokyo all’Hotel nascosto Mira di Snowde ad How Hong e al bunker militare che è stato trasformato in un albergo di lusso in Svizzera.

Zara Audiello

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Inaugurazione: sabato 31 gennaio 2015 – ore 19
Dal 31 gennaio al 28 febbraio 2015
Piazza Grillo Cattaneo – Genova
www.whitehole.gallery

 

 

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Zara Audiello
Laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza nel 2003 e Master in Educazione Interculturale, Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Università degli Studi Roma Tre, nel 2005. Rispettivamente nel 2007 e nel 2009 frequenta il Corso per Curatori di mostre d'arte e di eventi e un Corso di Art Management presso il Centro d'arte contemporanea A+A, Venezia. Nel 2009 è cofondatrice dell'Associazione 22:37, nata dall’incontro di giovani curatori/trici, artisti/e e operatori/trici culturali che hanno in comune l’interesse per la produzione artistica e la pratica curatoriale in diversi contesti europei. Dal 2010 si trasferisce a Belgrado dove fonda Beo_Project, luogo di connessione tra il mondo artistico internazionale e la Regione dei Balcani. Coproprietaria e direttrice artistica del multiconcept bar ZAVOD. Indaga il conflitto nelle sue rispettive forme, come un concetto che può aiutare a spiegare molti aspetti della vita sociale, come il dissenso sociale, i conflitti di interessi, e di lotte tra individui, gruppi o organizzazioni.