Utopia e realtà. Ovvero El Lissitzky e Ilya&Emilia Kabakov . Lo stridente contrasto semantico si celebra alla Kunsthaus di Graz , con l’incontro di due artisti – o una coppia di artisti – entrambi russi. Con il celebre avanguardista di inizio ‘900 ad interpretare il ruolo dell’idealista che nella sua opera lambisce il Futurismo, convintissimo sostenitore di un futuro roseo per la nuova società libera uscita dalla rivoluzione d’ottobre. E con i Kabakov, qualche decennio dopo, a riportare le dinamiche saldamente sulla terra, convinti che la crescita, lo sviluppo deve comunque fare i conti con la realtà, che spesso – specie quella sovietica degli anni più bui – è assai meno dorata. Nello straordinario contenitore della Kunsthaus arrivano quasi due mostre giustapposte, che dialogano per tematiche sempre contestualizzate alle due realtà lontane ma sempre pronte ad essere messe in gioco. Un incontro che nasce con la scoperta dell’opera di Lissitzky fatta dai Kabakov al Van Abbe Museum di Eindhoven , chi infatti produce la mostra – già ospitata in Olanda – assieme al museo austriaco. Noi abbiamo varcato le alpi per essere presenti all’evento: a breve troverete su Artribune un ampio report con tanto di intervista alla coppia di artisti russi ora New York-based. Intanto, vi anticipiamo un po’ di immagini dall’opening…
Massimo Mattioli