Laurina Paperina a New York. Alla galleria Freight + Volume si celebra il declino e la caduta dell’artworld, e non poteva mancare l’artista trentina: qui immagini dell’opening
Quello di “fine dell’arte” è un concetto datato, e purtuttavia sempre attuale. Nella giovane e interessante galleria Freight + Volume di Chelsea, quattro enfants terribles ne parlano in termini di decline e di fall: lo fanno ricalcando stili cartooneschi e post-graffitisti, prendendosi gioco di ambienti, showbiz, mondanità, vip e clichés tipici dell’art world contemporaneo. Un […]
Quello di “fine dell’arte” è un concetto datato, e purtuttavia sempre attuale. Nella giovane e interessante galleria Freight + Volume di Chelsea, quattro enfants terribles ne parlano in termini di decline e di fall: lo fanno ricalcando stili cartooneschi e post-graffitisti, prendendosi gioco di ambienti, showbiz, mondanità, vip e clichés tipici dell’art world contemporaneo. Un mondo abituato a prendersi troppo sul serio, anche quando fa dell’autoironia.
Non poteva esserci migliore occasione di The decline and fall of the art world, Part II: the other 99%, dunque, per Laurina Paperina (1980) e per le sue “artistar” puntualmente uccise, mutilate e divorate dalle loro stesse opere. A farle compagnia, la talentuosa pittrice spagnola Cristina de Miguel (1987) e gli americani Damien Crisp (1977) e Noah Lyon (1979). Mostra aperta fino al 12 ottobre
– Vittorio Parisi
Fino al 12 ottobre 2013
Freight + Volume Gallery
530 W. 24th St., New York, NY 10011
www.freightandvolume.com
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