Le note di Edith Piaf per l’ultimo saluto a Rossana Bossaglia. Cerimonia laica, domani al cimitero di Lambrate, per il funerale della storica dell’arte, scomparsa nei giorni scorsi a 88 anni

Scorreranno, proiettate, le immagini di una vita; fotografie raccolte in quella tenera autobiografia che sono i suoi Ventimila giorni. Accompagnate dai motivi che amava canticchiare: Guantanamera, ma anche – mai così significativa considerata la circostanza – la leggendaria Non, Je Ne Regrette Rien di Edith Piaf. Non sarà un funerale tradizionale quello celebrato domani al […]

Scorreranno, proiettate, le immagini di una vita; fotografie raccolte in quella tenera autobiografia che sono i suoi Ventimila giorni. Accompagnate dai motivi che amava canticchiare: Guantanamera, ma anche – mai così significativa considerata la circostanza – la leggendaria Non, Je Ne Regrette Rien di Edith Piaf. Non sarà un funerale tradizionale quello celebrato domani al cimitero milanese di Lambrate, dove si celebra l’ultimo saluto a Rossana Bossaglia. Cerimonia laica per la storica dell’arte, scomparsa nei giorni scorsi all’età di 88 anni: poi, come da sue volontà, la cremazione e la posa delle ceneri a San Colombano al Lambro, dove riposano i genitori.
Veneta di origine ma lombarda d’elezione, a lungo professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Pavia, Bossaglia ha legato il proprio nome allo studio del liberty: determinanti le mostre che ha curato nel ’72 alla Permanente di Milano e nel ’77 alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, intenso il suo lavoro di riscoperta di un autore del peso di Leonardo Bistolfi.

– Francesco Sala

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Francesco Sala

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