Nel 2009 il Leone alla Carriera. Dopo quattro anni Yoko Ono torna a Venezia, celebrata dall’Archivio Bonotto, tra le maggiori raccolte Fluxus in Europa. Da oggi Fondazione

“Tutto può essere arte e chiunque può fare dell’arte”. A dirlo era George Maciunas, fondatore di Fluxus, oltre cinquant’anni fa. L’arte scendeva definitivamente dal piedistallo, riprendendo in parte la lezione dadaista e ridefinendo il rapporto tra pubblico e opera: non più autori, spettatori e icone da eternare o contemplare, ma eventi, happening, luoghi dell’improvvisazione e della […]

Tutto può essere arte e chiunque può fare dell’arte”. A dirlo era George Maciunas, fondatore di Fluxus, oltre cinquant’anni fa. L’arte scendeva definitivamente dal piedistallo, riprendendo in parte la lezione dadaista e ridefinendo il rapporto tra pubblico e opera: non più autori, spettatori e icone da eternare o contemplare, ma eventi, happening, luoghi dell’improvvisazione e della condivisione, dell’ibridazione tra linguaggi e della circolazione fluida di energie libere, propulsive. Una stagione del secondo Novecento straordinaria, su cui si edificarono interi segmenti dell’estetica contemporanea. Tra i più grandi estimatori italiani del periodo c’è Luigi Bonotto, collezionista e imprenditore, che ai tempi frequentava diversi artisti Fluxus, accogliendoli a Molvena, in provincia di Vicenza, nella sua casa e negli spazi della sua azienda tessile: qui, gradi nomi della ricerca artistica nazionale ed internazionale si incontravano per discutere, progettare e realizzare opere. Molte delle quali lasciate a Luigi e rimaste sulle pareti, nelle stanze, persino tra i macchinari tessili e negli ambienti di lavoro.

Luigi Bonotto

Luigi Bonotto

Ne è nato l’Archivio Banotto, che negli anni ha portato a termine un prezioso lavoro di catalogazione e di conservazione di una delle più ricche raccolte europee relative a Fluxus e alla Poesia Sperimentarle: 12 mila pezzi tra opere, manifesti, foto, oggetti, lettere, registrazioni, filmatile di, per un totale di 80 artisti e 120 poeti. Un  archivio che oggi diventa Fondazione.  E che per l’occasione presenta una serie di eventi, a compimento di questo importante percorso. Protagonista è Yoko Ono, icona assoluta della new wave Fluxus, che fu – ed è ancora – amica e spesso ospite di Banotto: una sua conversazione aperta al pubblico è in programma lunedì 10, alle 17, allo IUAV di Venezia, mentre – sempre presso l’ateneo – sarà in corso fino al prossimo 29 giugno la mostra I’ll be back, con una provocatoria e intensa installazione dell’artista. Il palinsesto della giornata prosegue con la presentazione della prima uscita di Flaneur&Dust, DREAM, un progetto editoriale a cura di Cristiano Sgainfreddo|Fuoribiennale e dello stesso Bonotto, in forma di omaggio a Yoko Ono. In chiusura A Dream hour with Yoko Ono, una special dinner performance in chiave Fluxus, pensato dall’artista Gian Emilio Simonetti. Ad aprire l’evento Angela Vettese, Assessore alla cultura e al turismo di Venezia, fresco di nomina; Maria Luisa Frisa, direttore del Corso in design della moda e arti multimediali, e Carlo Magnani, direttore del Dipartimento culture del progetto, entrambi all’Università Iuav di Venezia.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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