Primarie della Cultura a disposizione di tutti gli schieramenti? Mica tanto, se la presidente del FAI “sale” in politica con la Lista di Mario Monti

Non son stati giorni di votazioni online soltanto per il Premio Che Fare questi di inizio anno. C’è infatti un’altra classifica che si sta formato online e che è aperta al voto popolare dal 7 al 28 gennaio. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa: il progetto è del FAI e punta a portare nelle mani […]

Non son stati giorni di votazioni online soltanto per il Premio Che Fare questi di inizio anno. C’è infatti un’altra classifica che si sta formato online e che è aperta al voto popolare dal 7 al 28 gennaio. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa: il progetto è del FAI e punta a portare nelle mani di tutti i candidati premier (Ingoria, Monti, Bersani…) la graduatoria scaturita dal voto telematico.
Per il momento i voti non mancano, sono già oltre 36 mila con una netta affermazione per i temi della sicurezza e il consumo del territorio e per la destinazione di almeno l’1% (sarebbe il minimo, cavolo!) del PIL nazionale alla cultura. L’obbiettivo di Ilaria Borletti Buitoni, la presidentessa del Fondo per l’Ambiente Italiano, era quello di inserire questi temi nella campagna elettorale che avrà il suo esito finale i prossimi 24 e 25 febbraio. Ma rispetto all’annuncio che ne abbiamo dato una decina di giorni fa c’è un qualcosa che ha scombussolato le carte. Le Primarie della Cultura, che dovevano essere un capolavoro di terzietà, il giorno dopo rispetto all’inizio delle votazioni si sono trasformate in qualcos’altro, piuttosto in una piattaforma programmatica per una sola parte. La signora Borletti Buitoni, infatti, è stata candidata proprio l’8 gennaio nelle file della Lista Monti. Una decisione che oltre a non essere piaciuta a Salvatore Settis (che si è dimesso dal FAI) ha reso un po’ meno credibili le Primarie, almeno nei loro esiti finali. Il nostro invito, tuttavia, è votare comunque…

www.primariedellacultura.it

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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