La Biennale di Architettura numero tredici apre al pubblico e incorona i suoi vincitori. Il primo tra tutti è il Leone d’oro alla carriera al portoghese Alvaro Siza Vieira che purtroppo non è presente alla cerimonia. Al suo posto un video di ringraziamento e una lettera del presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso che elogia il suo connazionale. A seguire la giuria, composta da Wiel Arets (Olanda), Kristin Feireiss (Germania), Robert A. M. Stern (USA), Benedetta Tagliabue (Italia), Alan Yentob (Uk), assegna le menzioni speciali ai migliori padiglioni dei Giardini: Polonia, Russia e USA. Il Leone d’oro va al Giappone curato quest’anno da Toyo Ito che sceglie il titolo Architecture possible here? Home-for-all incentrato, per ovvie ragioni, sul tema dei disastri naturali.
La menzione d’onore, tra gli allestimenti proposti all’arsenale, va a Cino Zucchi, mentre il Leone d’argento per il più promettente viene vinto dalle, non propriamente giovani, irlandesi Grafton architect – Yvonne Farrell e Shelley McNamara. E infine il Leone d’oro, conferito meritatamente, e come avevamo pronosticato nel report del primo giorno di mostra, ai venezuelani Urban Think Tank con un interessante studio sulla Torre David di Caracas e con una delle più stimolanti e divertenti installazioni dell’Arsenale: un tipico ristorante venezuelano, coloratissimo, rumoroso e caotico dove è piacevole lasciarsi travolgere.
– Zaira Magliozzi
A quando un commento alla curatela di Chipperfield? Sono curiosa …
Ciao Emilia,
per quello si dovrà aspettare il prossimo Artribune Magazine in cui le pagine di Architettura saranno dedicate alla Biennale di Chipperfield…a meno che dalla redazione non facciano uscire qualcosa prima!
[…] esperienze espositive. Tra queste non mancano Architecture as New Geography, che valse loro il Leone d’Argento alla Biennale Architettura 2012 curata da David Chipperfield, e Sensing Space alla Royal Academy of […]