I tre vincitori dello Scompiglio. Banchelli, Favini/Rovaldi e Lapolla vedranno realizzate le loro installazioni a cielo aperto, in quel di Vorno. Nuovi elementi del paesaggio, sul confine tra natura e architettura
Su 131 proposte ne sono state selezionate 10: una short list che includeva Francesca Banchelli, Angelo Bellobono, Chiara Camoni, Ettore Favini/Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines, Myriam Laplante, Valentina Lapolla, Fernando Marques Penteado, Jacopo Miliani e Rosa Velasco. Oggi, l’Associazione Culturale Dello Scompiglio comunica i tre vincitori del Premio “Portali Dello Scompiglio”, edizione numero uno, che […]
Su 131 proposte ne sono state selezionate 10: una short list che includeva Francesca Banchelli, Angelo Bellobono, Chiara Camoni, Ettore Favini/Antonio Rovaldi, Stefania Galegati Shines, Myriam Laplante, Valentina Lapolla, Fernando Marques Penteado, Jacopo Miliani e Rosa Velasco. Oggi, l’Associazione Culturale Dello Scompiglio comunica i tre vincitori del Premio “Portali Dello Scompiglio”, edizione numero uno, che puntava a scegliere i progetti più idonei da inserire negli spazi aperti della Tenuta, a Vorno, in provincia di Lucca.
Ecco i tre fortunati, che vedranno prodotte e acquistate le loro installazioni en plein air. Primo premio per Francesca Banchelli, che con un intervento poetico e delicato, indaga sull’essenza del dubbio e la condizione di fragilità, giocando con la sovrapposizione tra paesaggio e memorie architettoniche del luogo. Il secondo posto va alla coppia Ettore Favini/Antonio Rovaldi, insieme per costruire un progetto dal fortè coté teorico: una rilettura dello spazio come scoperta in soggettiva del paesaggio della Tenuta, sul filo dei 18 capitoli del Diario “Walden_ovvero vita nei boschi” di Thoreau, incisi su lastre di pietra. Valentina Lapolla conquista infine il terzo Premio, con un’opera che concettualizza l’idea di confine, sfruttando un sottile e ambiguo stimolo uditivo: un invito a varcare il limite, condizione necessaria e implicita all’attraversamento del paesaggio e alla relazione con le sue complesse stratificazioni.
In giuria c’erano: Antonio Arevalo, Cecilia Bertoni, Lorenzo Bruni e Angel Moya Garcia, affiancati dai consulenti Carl G. Beukman, Serge Cartellier, Michela Giovannelli, Cipriano Menchini.
Presentazione ufficiale delle opere in programma per il prossimo 15 settembre, con un evento speciale che coinvolge anche le comapagnie Collectif Impatience, Muta Imago, The Karavan Ensemble e il musicista Oscar Pizzo: momenti performativi e sonori, per innescare un dialogo con i lavori allestiti, destinati a divenire frammenti organici dello spazio.
– Helga Marsala
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