Tentativo di definire un’arte del ventennio berlusconiano. Ci hanno pensato due olandesi, e adesso presentano tutto al Maxxi

Tranquilli, c’è di mezzo Lui, Lui che tutto può, quindi anche la neve per magia cesserà di paralizzare Roma. E la presentazione, al Maxxi B.A.S.E., ci sarà regolarmente, c’è da scommetterci, niente rinvii causa maltempo. Presentazione di cosa? Di Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi, il risultato di una residenza itinerante nelle città […]

Tranquilli, c’è di mezzo Lui, Lui che tutto può, quindi anche la neve per magia cesserà di paralizzare Roma. E la presentazione, al Maxxi B.A.S.E., ci sarà regolarmente, c’è da scommetterci, niente rinvii causa maltempo. Presentazione di cosa? Di Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi, il risultato di una residenza itinerante nelle città di Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Palermo e Lecce del duo olandese Fucking Good Art (Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma). Che è andato a vedere se esiste un kunstwollen dell’era berlusconiana, inquadrando il risultato in una cornice teoretica.
Il risultato? È un volume, il ventinovesimo numero di Fucking Good Art, che contiene una trentina di conversazioni con artisti, curatori, critici e galleristi che hanno un ruolo attivo nel panorama dell’arte contemporanea italiana, diversi contributi di artisti ed altri testi, oltre a una lista di iniziative private no-profit indipendenti di artisti, curatori, collezionisti e altri. Un viaggio nel quale i due artisti “si sono confrontati direttamente con intellettuali artisti, operatori culturali e voci di rilievo, vivendo nel contempo in maniera diretta i fatti che quotidianamente nell’ultimo anno, hanno  portato a indebolire il già precario ruolo delle istituzioni nell’ambito”. Commissionato da Nomas Foundation e pubblicato da NERO, il progetto gode del supporto di molti soggetti italiani e internazionali, fra i quali Fonds BKVB, Mondriaan Foundation, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi (Roma), Parc Saint Leger-Centre d’Art Contemporain in France. La domanda però, rimane sospesa e vale per tutti: può essere isolata, delineata, definita, tratteggiata un arte italiana all’epoca di Berlusconi? E se quest’arte c’è, è finita qualche mese fa come è finito l’esecutivo del Cavaliere o va avanti? E se va avanti, per quanto andrà avanti? Insomma ce n’è da commentare…

Presentazione: sabato 4 Febbraio 2012 – ore 17.00
Maxxi B.A.S.E.
Via Guido Reni, 4/A – Roma
www.fondazionemaxxi.it

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