E adesso si fa sul serio. Da Klimt ad Arturo Martini, a Medardo Rosso, Gabriella Belli alza i veli sul futuro dei “suoi” Musei Civici di Venezia

L’obbiettivo? Proiettarsi alla grande verso il traguardo del 2019, con Venezia candidata a Capitale della Cultura. Con una programmazione triennale che punta ad alti livelli e ad una ottica sempre più internazionale, aspetto che finora è stato probabilmente vacillante. Su queste basi, nel gremito Salone da Ballo del Museo Correr sono state presentate le attività […]

L’obbiettivo? Proiettarsi alla grande verso il traguardo del 2019, con Venezia candidata a Capitale della Cultura. Con una programmazione triennale che punta ad alti livelli e ad una ottica sempre più internazionale, aspetto che finora è stato probabilmente vacillante. Su queste basi, nel gremito Salone da Ballo del Museo Correr sono state presentate le attività 2012 della Fondazione Musei Civici di Venezia. E nel suo saluto, improntato al rinnovamento dei Civici, il presidente Walter Hartsarich non ha celato l’entusiasmo per quella che dovrebbe essere la pietra miliare, di questo rinnovamento, ovvero la collaborazione con il nuovo direttore Gabriella Belli.
Le otto sedi dei Musei hanno già un ordinatissimo calendario per il 2012 e, anche se alcune esposizioni sono già state inaugurate nel mese di gennaio, restano da aprire le danze per molti grandi eventi. Come la mostra su Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione, al via il 24 marzo, o quella su Francesco Guardi, l’unica già anticipata da tempo, in arrivo il 28 settembre sempre al Correr. Dalle Feste ducali ai Portolani ai committenti dogi, al Palazzo Ducale si potranno visitare tre mostre dossier realizzate con materiali provenienti dagli archivi della Fondazione;  nel primo caso illustreranno attraverso le preziose stampe disegnate da Canaletto le feste del palazzo, nel secondo ci sarà un omaggio all’evento dell’America’s Cup che a Venezia ha realizzato le gare di qualificazione, nel terzo protagonisti i documenti con codici miniati della Repubblica Serenissima di Venezia, mostra che inaugurerà il 12 ottobre.
Ca’ Rezzonico si riconferma il Settecento più tradizionale, con un’esposizione sulle matrici e le incisioni di Giovanni Battista Tiepolo che affiancherà per i mesi di fine estate le esposizioni permanenti di porcellane settecentesche e dei bozzetti di Morlaiter. Al Museo Fortuny le attività espositive manterranno sempre un legame filologico con le collezioni di Mariano Fortuny, e si inseriranno nelle sale adornate di arazzi e stampe che il collezionista-ricercatore ha radunato per una vita. Da Metamorfosi di Maurizio Donzelli alle realizzazioni in vetro di Annamaria Zanella, alle Architetture di Beatrice Helg, i  quattro piani dello storico edificio continueranno a togliere il fiato al visitatore. Ca’ Pesaro si presenterà all’appuntamento con Arturo Martini e Non siamo che scherzi di Luce di Medardo Rosso, che contribuirà a portare a 13 il numero di mostre complessive. Tutti eventi che avranno un ritmo alternato a quello delle attività didattiche, ai cicli di incontri tematici e agli approfondimenti sulle particolarità del territorio veneziano, tra isole, parchi e angoli di laguna da scoprire.

Chiara Casarin

www.visitmuve.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Chiara Casarin

Chiara Casarin

Chiara Casarin è curatore d’arte contemporanea, membro del Comitato Scientifico delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, membro del Comitato scientifico della Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza e componente della Commissione per il nuovo Bailo dei Musei Civici di Treviso. Laureata…

Scopri di più