Collezionare Boltanski? Si può. Bastano 10 euro e una connessione internet. L’infinito ritratto filmico del maestro, consegnato alla memoria del world wide web

Sessantotto anni e non sentirli. Forse il più grande artista francese vivente, Christian Boltanski non rallenta il suo cammino e continua a sfornare progetti, con l’entusiasmo di un energico emergente. La vitalità del genio c’è e si vede tutta. Inconfondibili il timbro, la luce, la sensibilità, la sintassi emotiva, la direzione concettuale di una ricerca […]

Sessantotto anni e non sentirli. Forse il più grande artista francese vivente, Christian Boltanski non rallenta il suo cammino e continua a sfornare progetti, con l’entusiasmo di un energico emergente. La vitalità del genio c’è e si vede tutta. Inconfondibili il timbro, la luce, la sensibilità, la sintassi emotiva, la direzione concettuale di una ricerca che non arriva, però, ad avvolgersi su sé stessa. Rinvigorendosi ad ogni sfida.
Già per la sua monumentale prova alla 54° Biennale di Venezia (dove rappresentava, da solo, il Padiglione Francia) Boltanski aveva giocato con l’elemento del digitale, declinando i temi classici di eros e thanatos, nascita e morte, attraverso un’installazione meccanica e interattiva, fruibile anche via internet.
Ora, sulla spinta di questa salubre irrequietezza creativa, nasce Storage Memory, opera orientata al mondo del virtuale. Il tentativo è quello di aggirare le tradizionali formule espositive e di mercato, sostituite da modalità differenti di relazione con il pubblico. Rendendo caldo, tattile, affettivo, uno strumento per definizione algido come quello del web, mare magnum tecnologico nutrito di distanze e di anonimato.

Christian Boltanski Les morts 20111 Collezionare Boltanski? Si può. Bastano 10 euro e una connessione internet. L’infinito ritratto filmico del maestro, consegnato alla memoria del world wide web

Christian Boltanski, Chance, 2011

La sua “scatola della memoria” mette in atto una strategia sensibile, che esplora e sovverte spazio e tempo, attraverso un movimento di comunicazione corale. Essenziale l’interfaccia: nient’altro che un sito web, pagina funzionale dotata di informazioni basic. In virtù di questo semplice strumento si ha modo di stabilire una relazione definita con l’artista: ci si abbona, si accettano le norme di un regolamento e si acquistano ogni mese dieci film originali di un minuto, realizzati da Boltanski, al costo di 10 euro ciascuno. Una cascata potentissima di visioni, contenuta dentro una griglia perfetta. Durata dell’accordo: un anno. Per un totale di 120 film. Durata del progetto per l’artista: il resto della sua vita. In una sorta di progressivo, frammentato auto-ritratto cinematografico, il rapporto con la comunità-mondo si traduce in un gesto di condivisione dilatato all’infinito. Essere singolarità, proiettata nella pluralità dell’esistenza, seguendo il ritmo costante di una pioggia di immagini. Leggere, come ricordi che sfumano, ritornano, insistono, scompaiono.

– Helga Marsala

www.christian-boltanski.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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