Con un artista per presidente. Al Museo Nazionale del Cinema di Torino si cambia tutto. Incarico per Ugo Nespolo

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha un nuovo Presidente. Il posto era rimasto vacante a seguito delle improvvise dimissioni di Alessandro Casazza, annunciate lo scorso 12 settembre, ufficialmente per ragioni familiari (anche se, secondo alcuni, avrebbe influito non poco l’assoluta gratuità prevista per questa tipologia di incarichi). Ad accogliere con entusiasmo la nuova […]

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha un nuovo Presidente. Il posto era rimasto vacante a seguito delle improvvise dimissioni di Alessandro Casazza, annunciate lo scorso 12 settembre, ufficialmente per ragioni familiari (anche se, secondo alcuni, avrebbe influito non poco l’assoluta gratuità prevista per questa tipologia di incarichi). Ad accogliere con entusiasmo la nuova nomina è oggi l’artista Ugo Nespolo, eletto all’unanimità durante la seduta del Collegio dei Fondatori del Museo. Nespolo, biellese, classe ’41, resterà al vertice dell’istituzione per i prossimi tre anni: “Spero di continuare l’opera del mio predecessore – ha commentato il neo-presidente – che insieme al Direttore Alberto Barbera ha portato i l museo a livelli altissimi. Con Barbera c’è un sodalizio che dura da anni, e insieme ci auguriamo di raggiungere nuovi prestigiosi traguardi”.
Azzeccatissima nomina per Nespolo, conosciuto per i suoi lavori pittorici di gusto pop, per le sperimentazioni concettuali degli anni Sessanta-Settanta, nonché per la ricerca nell’ambito del design e delle arti applicate, ma al contempo protagonista di un’antica e profonda liaison con il mondo del cinema.

un frammento del progetto grafico di Ugo Nespolo per la Metropolitana di Torino Con un artista per presidente. Al Museo Nazionale del Cinema di Torino si cambia tutto. Incarico per Ugo Nespolo

un frammento del progetto di Ugo Nespolo per la Metropolitana di Torino

Sul finire dei Sessanta diede vita con Mario Schifano al “Cinema degli Artisti”, ispirato al New American Cinema; in quel periodo realizzò diversi film, entrando in contatto, grazie a Fernanda Pivano, con la beat genaration e incontrando Jack Kerouak e Allen Ginsberg, quest’ultimo divenuto protagonista del suo film A. G. (1968).
Vivace intellettuale, Nespolo frequentava allora i seminari di Roland Barthes a Parigi, stabilendo stretti legami con il gruppo dell’Oulipo e in particolare con Raymond Queneau, grande amico di Enrico Baj, con cui l’artista aprì a Milano, nel 1972, il “Premiato studio Nespolo & Baj”. È del ’68 il suo libro di logica formale “Verità e menzogna”, ispirato alla patafisica di Jarry, figura che ispirò successivamente il film Un supermaschio, in cui si muove freneticamente il busto di Joseph Beuys. Nel 2011, al Beaubourg di Parigi, presentò Film/a/To, sceneggiato e interpretato da Edoardo Sanguineti.
La giornata di domani, sabato 22 ottobre, sarà scandita su Artribune Television da alcuni video legati alla figura di Nespolo, per uno dei nostri mini-palinsesti tematici: una videointervista nel suo studio-museo, il film con Sanguineti, un suo documentario dedicato a Gli anni dell’avanguardia e uno sulle sue grandi vetrofanie realizzate per la metropolitana di Torino.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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