Piero della Francesca, Victor Man, un misterioso pittore del Seicento, nove falsi biografi e una testa di cavallo. Tutta la folle storia, in un artist book nuovo di zecca

Chi era Giuseppe Sacchi?  Una domanda a cui pochi, pochissimi, saprebbero dare una risposta. Sacchi era un giovane pittore, vissuto nel XVII secolo. Non uno famoso però: uno di quei tanti personaggi inghiottiti dall’anonimato, dimenticati presto, vissuti e scomparsi senza infamia e senza lode. Uno qualunque insomma, di cui certamente si sarebbe persa ogni traccia. […]

Chi era Giuseppe Sacchi?  Una domanda a cui pochi, pochissimi, saprebbero dare una risposta. Sacchi era un giovane pittore, vissuto nel XVII secolo. Non uno famoso però: uno di quei tanti personaggi inghiottiti dall’anonimato, dimenticati presto, vissuti e scomparsi senza infamia e senza lode. Uno qualunque insomma, di cui certamente si sarebbe persa ogni traccia. Se non fosse stato per una testa di cavallo, presente sull’affresco di Piero Della Francesca “Le Storie della Vera Croce”, nella Basilica di San Francesco ad Arezzo. Incisi in bella vista sull’immagine equina si scorgono nome e cognome del ragazzo: una specie di tag ante litteram su un murales d’eccezione. Gesto folle, inspiegabile, forse baffardo, magari mosso da strane motivazioni personali.
Da questo singolare dettaglio è rimasto folgorato Victor Man, giovane rumeno, tra i più interessanti artisti dell’attuale scena est-europea. La voglia di saperne di più lo spinge ad indagare, finché qualcosa salta fuori: il noto pittore barocco Andrea Sacchi aveva un figlio di nome Giuseppe, ritrattista di scarsa fortuna, che abbandonò presto l’arte e i suoi sogni di gloria per diventare frate francescano, morendo purtroppo in giovane età.

cover man2 Piero della Francesca, Victor Man, un misterioso pittore del Seicento, nove falsi biografi e una testa di cavallo. Tutta la folle storia, in un artist book nuovo di zecca

la cover dell'artist book di Victor Man

Tutto qui. Null’altro si sa di Sacchi junior. Ma chissà quante storie, quante traversie, quali opere create o solo immaginate nell’arco della breve vita dell’uomo… Victor Man si lascia trasportare dal desiderio di conoscere la vera vicenda di Sacchi, e nell’impossibilità di arrivare ad altre informazioni prova ad inventarsela lui una biografia. E lo fa con l’aiuto di un team di collaboratori scelti: nove fra artisti, critici d’arte, curatori e scrittori (Maria Fusco, Massimiliano Gioni, Martin Herbert, Francesco Manacorda, Tom Morton, Alessandro Rabottini, João Ribas, Torsten Slama, Martin Vincent), invitati a dare forma a un possibile profilo biografico non autorizzato.
Dal progetto viene fuori un libro, “If Mind Were All There Was”, artist book appena presentato a Glasgow, in occasione della personale di Man Lazarus Protocol, alla Transmission Gallery. Una forma di scrittura utopica, sospesa tra verità e finzione, che indaga il senso dell’identità e la sua ambiguità intrinseca, nonché i limiti e le possibilità della letteratura d’arte.
Il volume, curato da Alessandro Rabottini,  contiene disegni di Victor Man e Andro Wekua, ed è pubblicato e distribuito da Transmission Gallery e Kaleidoscope.

–       Helga Marsala

www.transmissiongallery.org


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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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