La patria della grande pittura del dopoguerra è – lo avete deciso voi – la Germania. Ma da oggi il sondaggio di Artribune cambia e vi vogliamo reattivi: qual è la grande azienda italiana più vicina all’arte?

Due artisti ai primi due posti, 3 nei primi cinque, che messi insieme fanno una percentuale che sfiora il 70%. Non ce n’è per nessuno: la patria indiscussa della pittura oggi è la Germania. È questo il risultato più significativo del sondaggio di Artribune che si è chiuso oggi, e che – originando dalla scomparsa […]

Due artisti ai primi due posti, 3 nei primi cinque, che messi insieme fanno una percentuale che sfiora il 70%. Non ce n’è per nessuno: la patria indiscussa della pittura oggi è la Germania. È questo il risultato più significativo del sondaggio di Artribune che si è chiuso oggi, e che – originando dalla scomparsa di due grandi come Cy Twombly e Lucian Freud – chiedeva ai lettori di indicare “il più grande pittore vivente”. Ed i quasi mille votanti hanno attribuito con decisione il primo posto a Gerhard Richter (36%), con Anselm Kiefer secondo al 27%, e Jasper Johns terzo 18%. Seguono David Hockney (12%), Georg Baselitz (l’altro tedesco, al 5%) ed Alex Katz, che chiude la sestina proposta con il 2% dei voti.
E adesso? Neanche il tempo di ritirare il fiato, ed è pronta la nuova tenzone. Qual è “La grande azienda italiana più vicina all’arte”? È questo il quesito del nuovo sondaggio che da oggi vi chiediamo di dipanare, scegliendo fra Eni, Enel, Terna, UniCredit, Intesa, Generali e Fiat. Votate!

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