L’estate pugliese? Scandita dal Premio Lum, verso la seconda edizione. E intanto arriva l’incendiario Giorgio Androtta Calò…

Il 4 luglio scorso sono terminate le attività laboratoriali dirette da Liliana Moro e Olaf Nicolai – incentrate rispettivamente sul suono e sulle motivazioni per cui fare arte – e coordinate da Antonella Marino. Adesso, conclusi i seminari, i dodici artisti selezionati dovranno provvedere alla realizzazione dell’opera da esporre nella mostra che si terrà presso […]

Il 4 luglio scorso sono terminate le attività laboratoriali dirette da Liliana Moro e Olaf Nicolai – incentrate rispettivamente sul suono e sulle motivazioni per cui fare arte – e coordinate da Antonella Marino. Adesso, conclusi i seminari, i dodici artisti selezionati dovranno provvedere alla realizzazione dell’opera da esporre nella mostra che si terrà presso il Teatro Margherita, a fine settembre.
Si avvicina a Bari la conclusione della seconda edizione del Premio Lum, che – con il tema L’arte a responsabilità illimitata – vede la partecipazione degli artisti Nico Angiuli, Carola Bonfili, Thomas Braida, Tomaso De Luca, Loredana Di Lillo, Francesco Fonassi, Chiara Fumai, Martino Genchi, Emiliano Maggi, Nicola Nunziata, Carlotta Sennato, Valentina Vetturi. Durante i seminari sono emerse idee progettuali già alquanto definite, che esplicitano “una triplice apertura da parte degli artisti, che si sono messi in gioco sia come gruppo, sia rispetto all’esperienza dei tutor, sia rispetto al contesto cittadino”, come sottolinea Caroline Corbetta che, insieme a Giusy Caroppo e a Stefano Chiodi, fa parte del team curatoriale. Gli artisti si sono mostrati interessati al confronto e allo scambio con la città di Bari, vivendola dall’interno grazie a incontri e sopralluoghi finalizzati alla conoscenza e all’interazione col territorio. Ma anche qualche fuori-programma ha avuto la sua rilevanza, primo fra tutti, la frequentazione della casa-studio dell’artista barese Francesco Schiavulli, ubicata nelle viscere del centro storico. Dalle molteplici attività e dalla pluralità dei punti di vista, ha preso forma un’esperienza composita, ben sintetizzata dalle parole di Olaf  Nicolai quando afferma che “Bari è una città stratificata, con tante facce, e questa stratificazione poi la ritroviamo nella riflessione degli artisti, perché ognuno di loro ha guardato aspetti diversi della città, interpretando una realtà molto complessa”.
E sempre la città di Bari e la sua storia saranno al centro del prossimo evento che si svolgerà tra il 21 e il 22 luglio, nottetempo, quando avrà luogo la performance di Giorgio Androtta Calò, vincitore della precedente edizione del Premio Lum. Sarà rievocato l’episodio dello storico incendio che, nello stesso giorno di cento anni fa, causò la distruzione del teatro Margherita, originariamente in legno.

– Anna Saba Didonato

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