Pleasure, il porno che va ben oltre il film a luci rosse

Su Mubi è disponibile il film di Ninja Thyberg, un vero caso cinematografico che ha fatto parlare di sé sin dalla sua prima mondiale al Sundance Film Festival. È un film porno, è vero, ma va ben oltre questo e racconta una storia che riguarda tutte noi

Prima cosa da dire e che i cinefili apprezzeranno, è che Ninja Thyberg, regista svedese, esce dalla scuola di Ruben Östlund (Palma d’Oro al Festival di Cannes 2017 con The Square e 2022 con Triangle of Sadness), lo stesso che produce il suo Pleasure, al momento visibile sulla piattaforma MUBI.

PLEASURE, NON SOLO UN PORNO MA UN FILM POLITICO

Un film porno sì, ma che va ben oltre questo. Non è un film scandalo, ma è sicuramente un film esplicito con una trama ben strutturata e frutto di anni e anni di ricerche. È la storia di Linnéa, bellissima diciannovenne che ha un sogno ed è pronta a realizzarlo con tutte le sue forze e possibilità, senza alcun moralismo: vuole diventare una star del cinema a luci rosse. È così che vola a LA nel tentativo di realizzare il ben noto sogno americano. Non bastano però l’impegno, la sensualità e la professionalità, perché bisogna fare i conti con un sistema maschilista difficile da gestire e letteralmente brutale. È qui che Pleasure sfodera la sua vera forza di narrazione cinematografica, andando oltre il genere porno. La regista mette in scena un mondo inevitabilmente esplicito, costituito da un sistema di sfruttamento, di prevaricazione, di assennata e incessante ricerca del profitto. È qui che Pleasure da film porno diventa film politico e grossolanamente attuale.

NINJA THYBERG, REGISTA CORAGGIOSA

Ninja Thyberg è una giovane regista ma ha già dimostrato il suo coraggio. Non è da tutti infatti scegliere di raccontare l’industria del porno da un’angolazione femminile, sottolineare il punto di vista maschile così oggettivante nei confronti dell’anima e del corpo della donna, mostrare come il porno sia in larga scala uno specchio di molti altri ambienti in cui se sei donna non hai diritto di parola, né rispetto e fai tripla fatica a farti notare o a tentare di realizzare te stessa. Ninja Thyberg in Pleasure esibisce la sua attrice, mette il suo corpo a disposizione della macchina da presa e lo “fa a pezzi”, per poi andare oltre l’apparenza e riflettere su scelte, libertà, ma anche vincoli, abusi e respingimenti.
Ninja Thyberg si è diplomata all’Accademia di Arti Drammatiche di Stoccolma nel 2015. Il suo cortometraggio Pleasure (2013) ha partecipato al Sundance Film Festival e ha ricevuto il Canal Plus Award alla Settimana della Critica del Festival di Cannes. Il suo corto Hot Chicks (2014) ha vinto l’1km Film Award allo Stockholm International Film Festival e il corto Catwalk (2015) ha ricevuto lo Student Visionary Award al Tribeca Film Festival. Stallion è stato presentato al Festival di Stoccolma nel 2015.

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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