Quando si parla di abusi e violenza domestica, quello di cadere nel didascalico è un rischio piuttosto concreto. Di fronte a eventi di maltrattamento e brutalità tra le quattro mura di casa, sentimenti quali rabbia, tristezza e indignazione si affastellano nel nostro pensiero e nelle nostre parole, finendo in molti casi per ridurre la questione a un mero gioco emotivo. A compiere un passo oltre, deviando da ogni visione semplicistica del problema, è oggi Pilar Garcia-Fernandezsesma, la giovanissima illustratrice americana autrice di Ciervo.
IL CORTO ANIMATO DI PILAR GARCIA-FERNANDEZSESMA
Prodotto come tesi di laurea durante gli studi alla Rhode Island School of Design, il film è un cortometraggio lento, silenzioso e potentissimo. Protagonista dell’opera è una piccola bambina, spettatrice passiva delle azioni violente del padre (o del patrigno, poco importa). La brutalità dell’uomo, costantemente circondato da una nube oscura, si manifesta senza remore sulla natura, sugli animali, sulla moglie e sulla stessa ragazzina.
Girato tutto senza dialoghi, lasciando spazio a sequenze di immagini cariche di significato, il film riesce egregiamente nell’intento di fare luce sul tema degli abusi domestici, senza tuttavia cadere nella facile trappola delle emozioni inflazionate. La delicatezza dei disegni si accompagna alla crudezza del messaggio, mantenendo lo spettatore in equilibrio tra allegoria, finzione e realtà.
– Alex Urso