Gli algoritmi, questi sconosciuti. Ne sentiamo sempre parlare e ne siamo costantemente influenzati, ma quanti di noi hanno davvero chiaro il concetto di algoritmo? Per fare luce sull’argomento la storica ONG inglese RSA (acronimo di Royal Society for the Encouragement of Arts, Manufactures and Commerce) ha commissionato un tanto breve quanto efficace video educativo alla giovane casa di produzione indipendente, specializzata in animazione, Nice Shit Studio di Barcellona che, a sua volta, si è affidata a un’esperta mondiale in materia: la matematica statunitense Cathy O’Neil. Accompagnata da illustrazioni dal forte impatto evocativo, la voce narrante espone la propria tesi chiarendo fin da subito che l’idea, presentata sul mercato, dell’algoritmo come qualcosa di oggettivo è fondamentalmente una menzogna in quanto esso rappresenta in verità “un’opinione racchiusa in una formula matematica”. Attraverso la metafora della preparazione di un pranzo destinato ai propri figli, la studiosa spiega come l’algoritmo nasca dalla combinazione di due elementi: dei dati organizzati e una definizione di “successo”. Il problema nasce nel momento in cui si pensa all’algoritmo come a qualcosa di assoluto; la realtà dei fatti fa capire invece che a determinare la riuscita di un processo è il parere del fruitore, che non sempre ha la stessa idea di “raggiungimento di un obiettivo” del creatore dell’algoritmo, soprattutto se si tratta di programmatori influenzati da ragioni economiche e di mercato.
– Valerio Veneruso