Lo studio di Zaha Hadid firma un progetto di light mapping a Karslruhe

Fino al 10 settembre al Schlosslichtspiele Festival di Karlsruhe, in Germania, sarà proiettato “Behaviour Morphe”, il progetto di light mapping sviluppato dallo studio Zaha Hadid Architects

È nutrita la presenza degli architetti nell’edizione 2017 di Schlosslichtspiele Festival, appuntamento che per l’intero mese di agosto e fino al 10 settembre, trasforma i 170 metri della facciata barocca del castello di Karlsruhe , nell’area sud-ovest della Germania, nel “più grande schermo del Paese”. Oltre a Hani Rashid e Lise Anne Couture, fondatori nel 1989 dello studio Asymptote, con sede a New York, e a Greg Lynn, vincitore nel 2008 del Leone d’Oro alla Biennale di Architettura di Venezia, tra i partecipanti invitati quest’anno emerge il nome del team Zaha Hadid Architects che presenta l’opera Behaviour Morphe. Frutto della collaborazione tra lo studio diretto da Patrik Schumacher, gli artisti digitali e ricercatori in computer science Andy Lomas e Mubbasir Kapadia e il musicista Max Cooper , l’intervento si articola in una mappatura che impiega moderni strumenti di simulazione spaziale digitale. “Nuovi spazi virtuali dinamici vengono definiti utilizzando i dati in tempo reale che interpretano le interazioni di attori virtuali”, ha spiegato Schumacher, “questi spazi vengono poi esplorati con sistemi di crescita interattivi che emulano il processo evolutivo della natura, dimostrando il potenziale delle simulazioni metamorfiche e della morfogenetica digitale”. Esplorando alcuni degli approcci sperimentali che caratterizzeranno la progettazione architettonica, il Schlosslichtspiele Festival 2017 prova quindi a diffondere, tramite la poderosa struttura del suo castello risalente al XVIII secolo, possibili scenari del futuro.

– Valentina Silvestrini

www.schlosslichtspiele.info

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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