Per quel film erano stati scritturati Dennis Hopper, Benicio del Toro, Gary Oldman, Christopher Walken, Willem Dafoe e Courtney Love. Vincent Gallo, amico di Basquiat nella realtà, faceva un cameo. Poi c’era anche una rock star che interpretava Andy Warhol e la somiglianza era sconvolgente.
David Bowie aveva conosciuto Warhol di persona, come Schnabel, e nel film indossava un parruccone grigio che gli era appartenuto. Parlava lentamente e sottovoce, ma l’accento inglese ancora si sentiva. Tra i due c’erano, comunque, molte analogie: condividevano una conoscenza dell’anima pop del pubblico, erano due eccentrici con aspetto androgino che sapevano come giocare con la sessualità e circondarsi di fedeli adepti.
Per Bowie, poi, Warhol era un eroe (insieme con Bob Dylan); tanto che in Hunky Dory, quarto album del cantante, gli aveva dedicato una canzone. All’inizio del pezzo acustico si sente Bowie che spiega al produttore Ken Scott come pronunciare in modo corretto il nome di Warhol, poi parte un riff di chitarra in stile flamenco che rimane per tutta la traccia: musica che ha fatto storia. Intanto guardate in questi estratti Bowie-Warhol che fa da mentore a Basquiat.
– Federica Polidoro