Sole e buchi neri. Andrea Galvani a Trento
Galleria Civica, Trento – fino al 22 gennaio 2017. Anima ed esattezza sono concetti e stati in cui la ricerca artistica si muove senza mai fermarsi, come la scienza che supera continuamente i suoi presupposti teorici. In questo contesto si sviluppa l’opera dell’artista veneto.
IN OMAGGIO A GALILEO
La mostra di Andrea Galvani (Verona, 1973), Selected Works 2006 |2016, riunisce opere provenienti da importanti collezioni e alcune monumentali installazioni ambientali pensate appositamente per lo spazio trentino. Ogni lavoro esposto è il risultato di un progetto che arriva alla forma finale grazie a mesi di sviluppo, spesso in collaborazione con istituzioni scientifiche, università e famosi ricercatori. Il primo piano della Galleria Civica accoglie il visitatore con una grande video installazione site specific, The End, Action #1 (2015), un omaggio a Galileo Galilei, padre della scienza moderna. Si tratta della documentazione di un’azione collettiva coordinata e diretta da Galvani proprio nel giorno dell’anniversario della morte dello scienziato italiano, avvenuta l’8 gennaio 1642. L’artista ha distribuito lungo la linea dell’Equatore, in cinque differenti Paesi dell’America Centrale, un gruppo di oltre trenta cameraman e ha chiesto loro di riprendere il sorgere del Sole sulla linea dell’orizzonte. L’installazione è stata disegnata modificando la struttura originaria dell’ambiente espositivo e si presenta come 7 piedistalli di luce, sui quali interagiscono altrettanti cantanti dal vivo. La loro voce e i loro movimenti attraversano lo spazio, i suoni sono vocalizzi, s’inseguono e riecheggiano in un dialogo senza parole. È una performance suggestiva che si avvale dello straordinario contributo di Sara Gamarro, una delle voci più conosciute della scena lirica sperimentale italiana.
BUCHI NERI E SISTEMA SOLARE
Prima di raggiungere l’underground della galleria c’è un passaggio alla cui parete corre un’equazione, lunga 14 metri, dell’astrofisico Eloy Ayón-Beato, uno dei massimi esperti internazionali in buchi neri e fisica gravitazionale, realizzata con un neon blu cobalto, in vetro soffiato a bocca. L’equazione descrive “l’orizzonte degli eventi”, ossia il centro fisico delle forze di un buco nero dove tempo e spazio precipitano e si deformano all’infinito. Durante la discesa incontriamo una serie di disegni che ripercorrono le rappresentazioni delle concezioni del nostro sistema solare, da quelle geocentriche per arrivare a quelle eliocentriche. Sottratte alla loro estetica didattica e private di riferimenti e numeri, i disegni divengono astratti e sembrano estendersi verso lo spazio assumendo forme scultoree, come nel caso di Study on Mach Wave, (2016) che sovrasta la sala espositiva con i suoi 4 grandi cerchi di luce bianca.
AEREI E GEOMETRIE
Llevelando una pepita de oro a la velocità del sonido (2015), uno dei progetti più suggestivi in mostra, si costituisce di una serie di fotografie di grandissimo formato scattate da un jet militare americano attrezzato per sofisticate tecniche di ripresa. Nelle immagini, altri aerei in volo parallelo vengono congelati nell’attimo in cui stanno attraversando la barriera del suono, aprendo delle vere e proprie geometrie di vapore nel cielo. The End Action#5 (2015) è un’opera che eternizza il Sole, impossibilitato nel suo tramontare. Nelle altre opere esposte, come Higgs Ocean (2008-2011), Deconstruction of a Mountain (2004-2016) o A Cube, a Sphere, and a Pyramid #1, (2012), Andrea Galvani percorre sempre dei territori al limite delle conoscenze, traducendo la propria esperienza in opere d’arte.
Claudio Cucco
Trento // fino al 22 gennaio 2017
Andrea Galvani – Selected Works 2006 |2016
a cura di Margherita De Pilati
GALLERIA CIVICA
Via Belenzani 44
0461 985511
[email protected]
www.mart.tn.it/galleriacivica
MORE INFO:
http://www.artribune.com/dettaglio/evento/56795/andrea-galvani-selected-works-2006-2016/
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