Nel 1984 il Castello di Rivoli gli dedicava una stanza. In quell’installazione, visibile ancora oggi, c’era già tutta l’iconografia di Lothar Baumgarten (Rheinsberg, 1944): il pigmento blu, le parole sulle pareti nella lingua degli indio americani, le piume di uccelli che alludono al colonialismo e all’esproprio del loro ambiente e cultura. Quegli stessi elementi si ritrovano in altre sale auliche – quelle del nuovo spazio di Franco Noero, stilisticamente affini al museo rivolese – all’interno di un percorso tra diverse opere e serie di opere, realizzate dall’artista tedesco dal 1968 a oggi. Con un leitmotiv costante, legato ai diversi suoni onomatopeici con cui i nativi dell’America del Sud chiamano i loro fiumi che, come il contrappunto in musica, conduce verso una polifonia, in questo caso linguistica. Scrittura e tradizione orale diventano, così, una cosa sola sui grandi disegni a parete: un modo per afferrare una lingua destinata a scomparire.
Claudia Giraud
Torino // fino al 15 ottobre 2016
FRANCO NOERO
Piazza Carignano 2
011 882208
[email protected]
www.franconoero.com